Tensioni nella regione separatista del Donbass. Due civili sono morti nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel villaggio di Pionerskoye, a 7km dal confine con la Russia. A scriverlo è la Tass, citando la milizia popolare.
“A seguito dell’aggressione dei militanti di Kiev, due civili sono stati uccisi e 5 edifici sono stati distrutti”, riferisce l’agenzia. Il dipartimento della difesa della Repubblica popolare di Lugansk, inoltre, “ha precisato che le forze di Kiev supportate dall’artiglieria hanno attraversato il fiume Seversky Donets e hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia popolare. “Ma l’attacco è stato respinto”.
A quanto riferito da un testimone all’agenzia Reuters, sono state avvertite esplosioni nel centro di Donetsk, nell’Ucraina orientale. La città è controllata dai separatisti. Intanto, un altoparlante intimava ai cittadini di fare attenzione.
A margine della conferenza sulla sicurezza a Monaco, il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato che la Russia starebbe preparando “la più grande guerra in Europa dal 1945”. Ha commentato invece esplosioni nella regione di Donbas quali ”provocazioni” da parte russa.
Secondo la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, inoltre, ”Putin non si fermerà all’Ucraina’‘. Così ha affermato la donna nel corso di una intervista al “Mail on Sunday”, sostenendo che il presidente russo stia tentando di ricostruire l’Unione Sovietica. ”Questo è il momento più pericoloso per la sicurezza europea dagli anni ’40. Dobbiamo prepararci allo scenario peggiore. La Russia ha dimostrato di non prendere sul serio la diplomazia”, ha dichiarato Truss.
Intanto, i separatisti filo-russi nell’est dell’Ucraina chiamano la popolazione alla “mobilitazione generale”, denunciando che le forze di Kiev sono “in piena allerta da combattimento”.
Il presidente dell’Ucraina Zelensky ha dichiarato a Monaco: “Noi siamo lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Difendeteci o faremo da soli”.
Joe Biden ha intanto convocato il Consiglio per la sicurezza nazionale, sulla base di informazioni per cui la Russia potrebbe “lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento”. E’ previsto per oggi l’incontro tra Putin e Macron.
Secondo l’agenzia Interfax che cita Alexander Chupriyan, ministro ad interim per le situazioni di emergenza, sono circa 40mila i profughi fuggiti dal Donbass e giunti nella regione russa di Rostov. “Più di 40mila persone, che hanno dovuto lasciare le regioni limitrofe, sono arrivate in Russia. A questo punto sono ospitate principalmente in 92 centri di accoglienza temporanea”, ha dichiarato il ministro.