Nella mattinata di ieri i carabinieri sono intervenuti in un condominio di Bologna, allertati da alcuni vicini allarmati dal tonfo dopo la caduta di una persona che si era lanciata dalla finestra del quinto piano. Hanno così trovato una donna di 63 anni che si era tolta la vita. Dopo averne constatato la morte, i militari dell’Arma hanno proseguito gli accertamenti, controllando anche le scale del palazzo dove era avvenuto il suicidio. Davanti alla casa della 63enne i carabinieri hanno trovato una busta contenente alcuni effetti personali e un biglietto con un messaggio di addio, presumibilmente rivolto ai figli: “Ho ucciso la nonna, adesso tocca a me”. Al quinto piano del palazzo, oltre all’appartamento della suicida c’era quello della sua mamma, dove i militari sono immediatamente entrati.
Hanno trovato così l’anziana madre, 86 anni, priva di sensi. Accanto a lei, alcune confezioni di ansiolitici completamente svuotate. Gli operatori del 118, giunti sul posto con un’ambulanza, le hanno prestato le prime cure somministrandole un antidoto, dopodiché l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore, dove ora si trova ricoverata in condizioni stabili. Non è in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, la figlia era uscita in mattinata per fare la spesa. Al suo ritorno, sarebbe entrata in casa della madre dove avrebbe provato a ucciderla somministrandole un cocktail di farmaci composto da ansiolitici molto forti. Senza sospettare nulla l’86enne avrebbe così bevuto il contenuto del bicchiere perdendo i sensi nel giro di pochi minuti. A quel punto la 63enne, ritenendo di essere riuscita nel suo intento, dopo avere lasciato la busta con il biglietto rivolto ai figli, ha compiuto l’estremo gesto lanciandosi dalla finestra del quinto piano. Ma, come si è visto, il suo piano è fallito.
I carabinieri hanno avviato gli accertamenti del caso e stanno indagando sui motivi che possono avere portato la 63enne a tentare questo omicidio-suicidio.