Termini Imerese, vendita senza licenza: sequestrati 47 kg di pesce

Previste sanzioni salate per un venditore ambulante, sprovvisto non solo delle autorizzazioni necessarie all’attività commerciale ma anche della documentazione attestante la provenienza e la tracciabilità di una parte del pescato

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Nel corso dei controlli per il contrasto all’abusivismo commerciale, la Guardia di Finanza di Termini Imerese ha sequestrato circa 47 chili di prodotto ittico venduto da un ambulante sprovvisto delle necessarie autorizzazioni. L’uomo si trovava in prossimità di via Piersanti Mattarella.

A mancare non era solo la necessaria autorizzazione amministrativa, rilasciata dal sindaco, per l’esercizio dell’attività; l’ambulante era sprovvisto anche della documentazione attestante la provenienza e la tracciabilità di una parte del pescato. Si tratta di circa 16 chili di merce, ritenuta non sicura per il consumo e di conseguenza distrutta.

Per i restanti 31 chili, invece, l’uomo ha potuto fornire la documentazione attestante tracciabilità. Sul luogo si sono recati i veterinari della locale Asp, che hanno certificato l’idoneità al consumo della merce, donata quindi all’istituto Boccone del Povero di Termini Imerese. 

I finanzieri hanno, infine, segnalato il trasgressore all’Autorità marittima competente, la Capitaneria di porto di Palermo. Per la violazione degli obblighi in materia di etichettatura e tracciabilità è prevista una sanzione pecuniaria da 750 euro fino a 4.500 euro. L’uomo è stato segnalato, inoltre, anche all’Autorità cittadina per le norme riguardanti il commercio su aree pubbliche. Oltre al sequestro ai fini della confisca della merce in vendita, prevista una sanzione pecuniaria da 154 a 1.549,00 euro.