Terremoto alla Regione, dopo lo scandalo sui fondi Auteri si autosospende da FdI: “Sia fatta chiarezza”

“In queste ore, a seguito della vicenda che mi ha coinvolto, ho deciso di autosospendermi dal partito di Fratelli d’Italia per tutelare il buon nome della mia comunità e della politica che rappresento. Voglio che sia fatta piena chiarezza su ogni aspetto delle accuse che mi sono state rivolte, e lo farò carte alla mano, con la massima trasparenza e serenità”. A parlare così è Carlo Auteri, parlamentare della Regione Siciliana nonché vicecapogruppo regionale di Fratelli d’Italia, finito al centro delle cronache nazionali dopo il servizio andato in onda a “Piazza pulita”, su La7.

Al centro dell’inchiesta l’assegnazione dei finanziamenti della Regione Siciliana all’associazione Progetto Teatrando, con sede a Sortino, nel Siracusano, nell’abitazione della madre di Auteri. L’associazione avrebbe ricevuto nell’arco di tre anni oltre 330mila euro per la realizzazione di attività artistiche. A pochi metri c’è la ABC, destinataria di altri 236mila euro dalla Regione. Infine la ABC Produzioni srl a cui sono andati 95mila euro di ristori Covid e che fa capo alla moglie del deputato.

Auteri: “Io vittima di una situazione strumentalizzata”

“Mi sento vittima – aggiunge il deputato di FdI all’Ars – di una situazione strumentalizzata, dove dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale. I fondi di cui si parla risalgono al periodo Covid e sono stati erogati prima che io entrassi all’Ars, il 18 gennaio 2023. Questo fatto, che ritengo cruciale, è stato ignorato. Sono quindi determinato a dimostrare la mia integrità e il rispetto della legge che ha sempre guidato il mio operato. Nel frattempo, sospendo ogni mia attività nel partito, in attesa che la verità venga chiarita in tutte le sedi opportune.”

“I toni utilizzati con La Vardera non mi appartengono”

Il servizio andato in onda su La 7 ha fatto scalpore anche per via di una registrazione audio dove si sente Auteri minacciare con toni aspri Ismaele La Vardera, che ha sollevato il caso all’Ars. Successivamente proprio Auteri ha pubblicato un video di scuse e spiegazioni su Facebook: “In queste ore sono vittima di un attacco su più fronti – ha scritto -. Quello che i giornalisti dimenticano di dire, e io stesso non ho avuto la forza di affermare perché assaltato e preso alla sprovvista, è che i fondi di cui parlano si riferiscono al periodo Covid e sono stati erogati ben prima che diventassi deputato regionale. Sono all’Ars solo dal 18 gennaio 2023. Dalle date capirete da soli quanto sia una polemica strumentale”.

“Mi scuso per i toni utilizzati – che non mi appartengono – con il collega La Vardera, successivi a svariate offese nei confronti di mia madre e di mia moglie – ha proseguito l’esponente meloniano -. L’onorevole dimentica troppo spesso che non è più in televisione e che le offese personali dovrebbero essere fuori discussione, come peraltro rammentato dal presidente dell’Ars Galvagno durante una recente seduta d’aula. Mi scuso con voi dal profondo del mio cuore per quello che avete ascoltato, mi scuso con mia moglie e soprattutto con mia madre: stanno pagando il fatto di avere un marito e un figlio che ha deciso di fare politica e spendersi per la propria comunità e per un settore, quello della cultura, troppo spesso ritenuto superfluo e che invece va sostenuto. Come fatto con numerose associazioni, eventi e spettacoli che questa terra merita. Andiamo avanti a testa alta sapendo di non aver fatto nulla contro la morale e la legge”.

Foto da Facebook Carlo Auteri