Terremoto al Policlinico di Palermo, ecco i nomi dei due medici in arresto e degli indagati

I nomi degli indagati a seguito delle indagini dei Nas, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo

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Terremoto al Policlinico di Palermo a seguito delle indagini dei Nas, coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Un’operazione scaturita dalla denuncia di un medico dell’ospedale che, nel 2019, aveva segnalato i comportamenti illeciti del direttore del Dipartimento di Chirurgia del Policlinico Universitario “Paolo Giaccone”. In particolare, si sosteneva che il medico avesse influenzato un concorso universitario per la nomina di un professore ordinario.

Da lì l’articolata indagine che ha portato alla luce una serie di condotte nel settore dei concorsi, verosimilmente mirate a condizionarne l’esito per la copertura di posti di Professore Universitario e/o Ricercatori. Gli inquirenti parlano di un “patto dell’alternanza” con un altro indagato, che portava a favorire i candidati legati a uno o all’altro complice. Il tutto grazie anche alla collusione di altri membri delle commissioni, spesso designati fra soggetti a loro vicini.

Concorsi truccati ma non solo

Ma non è tutto. Pare che il dirigente, sfruttando la sua influenza, fosse ufficialmente inserito in equipe chirurgiche nei registri informatici del Policlinico. Con la collaborazione di altri medici, fra cui la figlia, si attestava dunque falsamente la sua partecipazione ad interventi. Tra le varie condotte illecite (QUI TUTTI I DETTAGLI), anche il rilascio ai suoi due figli, entrambi medici, di false attestazioni di malattia. Tra queste, un referto che attestasse falsamente delle lesioni subite dalla figlia. Documento poi allegato a una querela della donna contro l’ex coniuge, che ha portato a procedimento penale a carico di quest’ultimo, anche per il reato di lesioni personali aggravate.

Nel contesto della vicenda si evidenziava, seppur per condotte autonome, anche un infermiere Policlinico. Questi con modalità fraudolente avrebbe attestato falsamente la sua presenza in servizio presso la sede lavorativa. In un’occasione, avrebbe prelevato dei medicinali dalla farmacia di un reparto per cederli a una terza persona.

Policlinico di Palermo, gli indagati

A conclusione dell’attività di indagine, stamattina i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, con la collaborazione dei Nas di Catania, Napoli e Roma ed il supporto del personale del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, hanno eseguito un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Palermo in accoglimento delle richieste della locale Procura della Repubblica.

Ai domiciliari è finito Gaspare Gulotta , 71 anni, ex direttore del dipartimento di Chirurgia, e la figlia Eliana, in servizio all’ospedale Civico.

Interdizione per un anno dall’esercizio della professione per Mario Adelfio Latteri, successore di Gulotta; Ludovico Docimo, ordinario dell’Università Vanvitelli di Napoli e direttore dell’undicesima Divisione di Chirurgia generale e dell’obesità al Policlinico di Palermo; Giuseppe Maria Navarra, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia oncologica del Policlinico di Messina; Leonardo Gulotta, figlio del medico arrestato, che all’epoca dei fatti prestava servizio presso il Policlinico di Messina. In atto è invece dipendente del Policlinico di Palermo.

E, poi, i medici Giuseppe Salamone, Antonino Agrusa, Giuseppe Di Buono; l’ordinario di Senologia al Policlinico di Roma, Vittorio Altomare; Roberto Coppola, ordinario e direttore della Chirurgia generale del Policlinico Campus Bio-medico di Roma; Giuseppina Campisi, ordinario e direttore del dipartimento Discipline chirurgiche e oncologiche dell’Università di Palermo. Infine, l’infermiere Pio Sciacca.

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