Terrore mutuo, se non hai dichiarato questa spesa ora non lo accendono più | Il controllo è già scattato sulle coppiette

Terrore mutuo - fonte pexels - palermolive.it
Le giovani coppie che vogliono comprare casa facendo un mutuo devono fare attenzione a questo passaggio procedurale
Firmare un compromesso di vendita è un passo cruciale nella compravendita immobiliare, poiché comporta impegni concreti per entrambe le parti. Tuttavia, una situazione non rara è quella in cui l’acquirente, nonostante la firma del contratto preliminare, non riesce a ottenere il mutuo necessario per acquistare l’immobile. A quel punto, le conseguenze possono essere serie, come dimostra il caso clamoroso della coppia che si è vista addebitare una penale di 170mila euro per non aver rispettato gli impegni presi.
Nei Paesi Bassi, la legge prevede sanzioni molto rigide in caso di mancato rispetto del contratto preliminare, con penali calcolate in base al danno subito dal venditore. In Italia, la situazione è leggermente diversa. Il nostro ordinamento non stabilisce penali automatiche, ma lascia alle parti la possibilità di inserirle liberamente nel compromesso. È quindi la volontà contrattuale a determinare le conseguenze in caso di inadempimento.
La mancata concessione del mutuo, pur essendo spesso fuori dal controllo dell’acquirente, può determinare la perdita della caparra versata, a meno che nel compromesso non sia inserita una clausola sospensiva. Questa clausola rende l’impegno all’acquisto subordinato alla concessione del finanziamento e permette all’acquirente di sciogliersi dal contratto senza penalità se la banca rifiuta il prestito.
Nel caso in cui il compromesso non preveda alcuna clausola sospensiva, l’acquirente che non ottiene il mutuo è considerato inadempiente e perde la caparra confirmatoria. Il venditore, dal canto suo, può legittimamente trattenerla come risarcimento minimo per il tempo perso e per aver sottratto l’immobile al mercato. Questa dinamica si basa sull’articolo 1385 del Codice civile, che regola le conseguenze dell’inadempimento.
Il diritto alla provvigione dell’agenzia immobiliare
Un altro aspetto da considerare riguarda la provvigione dovuta all’agenzia immobiliare. In mancanza di accordi specifici, l’agente ha diritto al compenso anche se il mutuo non viene concesso, dal momento che ha comunque portato le parti alla firma di un contratto preliminare. Solo in caso di comportamento scorretto o negligenza da parte dell’agente potrebbe essere sollevato dall’obbligo di pagamento.
Per evitare sorprese, è fondamentale leggere attentamente il compromesso prima di firmarlo, possibilmente con l’assistenza di un avvocato. La possibilità di inserire condizioni sospensive e clausole specifiche permette di equilibrare i diritti e i doveri di entrambe le parti, riducendo il rischio di contenziosi e sanzioni economiche in caso di eventi imprevisti.
La pre-delibera del mutuo non è una garanzia
Una prassi diffusa per tutelarsi è quella di richiedere alla banca una pre-delibera del mutuo prima di firmare il compromesso. Questo documento fornisce un’indicazione della disponibilità dell’istituto a concedere il prestito, ma non è vincolante. Pertanto, non offre una protezione assoluta e non esonera l’acquirente dalle responsabilità contrattuali.
In sintesi, la mancata concessione del mutuo può generare effetti spiacevoli anche nel nostro ordinamento, ma le conseguenze dipendono in larga parte dal contenuto del compromesso di vendita. La chiave per evitare danni economici rilevanti è la prevenzione: conoscere i propri diritti, leggere con attenzione i contratti e, se possibile, affidarsi a un professionista. Solo così si può affrontare la compravendita con maggiore sicurezza e consapevolezza.