Terza dose e mascherina: gli elementi per contrastare le varianti
Il ministro Speranza ha parlato della situazione varianti nel nostro Paese
Le varianti, soprattutto quella Delta, preoccupano anche in Italia. Per tale motivo il governo è a lavoro per cercare di non avere un nuovo aumento di contagi. Gli elementi principali sono completare il ciclo vaccinale di due dosi e con molta probabilità fare anche la terza e l’utilizzo della mascherina. Da lunedì 28 giugno non sarà obbligatorio indossarla all’aperto, ma bisognerà averla con sé per poter entrare in luoghi al chiuso.
“Dal 28 giugno – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Sky TG24 Live In Firenze – disponiamo la possibilità all’aperto di poter non indossare la mascherina però voglio dare un messaggio molto chiaro, la mascherina è e resta uno strumento fondamentale; è sempre obbligatorio al chiuso indossarla e all’aperto permane l’obbligo di averla con sé; permane l’obbligo di indossarla all’aperto solo nei casi in cui c’è un rischio di assembramento o di non poter tenere il distanziamento. Al chiuso è ancora indispensabile per la fase media dell’andamento dell’epidemia”.
Sul fronte vaccini Speranza si è detto soddisfatto, adesso si attendono indicazioni dal Comitato tecnico scientifico in ambito varianti. “Abbiamo numeri straordinari importanti però la priorità assoluta ora è completare le vaccinazioni con prima e seconda dose” anche contro la variante Delta. “Poi la comunità scientifica ci darà elementi di certezza, spero nel più breve tempo possibile, per cui è molto probabile che ci sarà bisogno di una terza dose. Noi ci stiamo già organizzando, provvedendo ad acquisti condivisi con l’Ue. L’auspicio è che saremo nelle condizioni di poter somministrare le terze dosi di richiamo, che con probabilità saranno anche capaci di coprire meglio eventuali nuove varianti“. Rispetto a maggio la diffusione della variante Delta è aumentata dal 4,6% al 16,8% di giugno. Quella inglese rimane quella più diffusa col 74,9%.