Terza dose vaccino: via libera Aifa ai più fragili e agli anziani. Le date

Includendo anche over 80, ospiti Rsa e operatori sanitari, queste terze dosi andranno a circa 9 milioni di italiani. Nel 2022 si penserà al resto della popolazione

CORONAVIRUS

Il Consiglio di amministrazione dell’Aifa, convocato in via d’urgenza, “ha approvato all’unanimità l’utilizzo della terza dose di vaccino ad mRNA”, cioè Pfizer e Moderna. Il provvedimento riguarda soggetti con immunocompromissione grave, quali ad esempio trapiantati, oncologici e dializzati, oltre che gli anziani e i ricoverati nelle Rsa. Per gli operatori sanitari il richiamo “è previsto in condizioni di particolare esposizione a rischio”.  In tutto una prima platea di circa 9 milioni di italiani a cui poi seguiranno quasi sicuramente tutti gli altri 

SI PARTE CON TRE MILIONI DI «FRAGILISSIMI»

Si comincerà già da fine settembre, con i cosiddetti «immunocompromessi». In questo elenco ci sono anziani con pluripatologie, pazienti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie e neurologiche. E poi diabietici, malati con fibrosi cistica e insufficienza renale oltre a pazienti con malattie autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari, oncologiche e del sangue. Rientrano tra i fragili anche anche i trapiantati, i grandi obesi e i malati di Hiv. A chiamare i pazienti «fragilissimi» per la terza dose saranno le strutture sanitarie che li hanno in carico per gli altri invece si passerà per gli hub e gli studi dei medici di famiglia.

DA DICEMBRE SI PARTE CON GLI ANZIANI

Dopo la categoria degli «immunocompromessi», in autunno, a partire da dicembre, toccherà agli over 80. Sono 4,4 milioni, ma parte di questi sono però ricompresi tra i pazienti fragili. In contemporanea la terza dose sarà somministrata anche agli ospiti e al personale delle Rsa: 570 mila persone. Infine, a inizio 2022, sarà il turno dei circa 1,9 milioni operatori sanitari. Per quanto riguarda i soggetti immunosoppressi ed i trapiantati la terza dose verrà somministrata “almeno dopo 28 giorni” dalla seconda. Mentre per le altre categorie indicate, cioè over 80, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio il richiamo verrà invece effettuato “almeno dopo sei mesi”.

PER LA POPOLAZIONE GENERALE ATTESI ALTRI DATI

Nel parere dell’Aifa sulla terza dose non è inclusa la popolazione generale. Perché per la valutazione del richiamo sulla popolazione più ampia sono attesi ulteriori dati. Secondo la Commissione, “al momento non ci siano sufficienti evidenze per raccomandare in via prioritaria la somministrazione di una terza dose di vaccino nella popolazione generale”.