Ecco perché in Cina non c’è Covid: per un positivo, test per 4,7 milioni di persone
A Kashgar è stato rilevato un focolaio con 137 positivi al coronavirus, il più grande in Cina da settimane. Testati circa 4,75 milioni di persone nella regione: In meno di 24 ore test per 2,84 milioni di individui
Kashgar è la seconda città della Cina, dopo Qingdao, a sottoporre l’intera popolazione, di circa 4,7 milioni di abitanti, ai test per il coronavirus. Sabato a Kashgar, una città nella regione cinese di Xinjiang, è stato accertato il primo caso positivo al coronavirus da 10 giorni: si tratta di una ragazza di 17 anni, asintomatica ed è stata portata in ospedale, dove si trova in isolamento e sotto osservazione medica. Il caso è stato scoperto durante un controllo di routine. Le autorità sanitarie hanno iniziato un’indagine epidemiologica per stabilire la catena del contagio, mentre molti voli aerei che partivano e atterravano a Kashgar sono stati cancellati.
RILEVATI ALMENO ALTRI 137 CASI POSITIVI
L’Indagine effettuata ha rilevato almeno 137 nuovi casi positivi al coronavirus, tutti concentrati nello stesso impianto per la produzione di abiti. I genitori della ragazza che era risultata positiva al coronavirus lavorano entrambi nell’azienda, secondo le autorità sanitarie del luogo. Questo è il focolaio più grande in Cina da metà ottobre ed è stato scoperto in seguito all’avvio del programma per testare circa 4,75 milioni di persone nella regione. In meno di 24 ore sono stati testati 2,84 milioni di individui e le autorità locali prevedono di completare i controlli entro due giorni. Per precauzione, a Kashgar si è deciso di chiudere le scuole almeno fino a venerdì prossimo, mentre resteranno aperti negozi e centri commerciali.