Tetto del contante a 10mila euro, la proposta della Lega divide: “Favorisce evasione”

La proposta di legge, a prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai, modifica il tetto del contante attualmente stabilito a 2mila euro

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La Lega ha depositato una proposta di legge, a prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai, relativa all’innalzamento del tetto del contante. Si parla di una soglia di 10mila euro e per Matteo Salvini si tratta di una “proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: meno burocrazia, più libertà”.  

Ad oggi il tetto è fissato a 2mila euro fino al 31 dicembre 2022 sulla base del Decreto Milleproroghe.  Dal primo gennaio 2023 via, invece, al limite di mille euro per tutti i pagamenti in denaro.

Meloni: “Metteremo mano al tetto al contante”

La proposta di modificare il tetto del contante è in linea col pensiero meloniano. Giovanbattista Fazzolari ha dichiarato in merito: “L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di FdI, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio”.  

 “Confermo che metteremo mano al tetto al contante”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che “penalizza i più poveri”, come emerge anche dai richiami “alla sinistra da parte della Bce”.  

Conte: “Non vogliamo favorire malaffare e corruzione”

Tuttavia, non mancano le critiche alla misura da parte dell’opposizione.  “Uno studio di Bankitalia certifica che alzare il tetto del contante aiuta l’evasione fiscale – scrive su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte -. Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione. Noi ci preoccupiamo invece di aiutare le imprese, i lavoratori e le famiglie che non sanno come pagare la prossima bolletta, il prossimo affitto, la prossima spesa. La maggioranza degli italiani, le persone comuni. Quelle che di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca”.

Tetto al contante: “Proposta in totale controtendenza”

Anche il PD si oppone. Il responsabile economico Antonio Misiani sottolinea come la proposta sia “in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa”.

“La Meloni – ha proseguito – nelle sue dichiarazioni programmatiche ha citato la lotta all’evasione fiscale tra gli obiettivi del nuovo governo. Se il buongiorno si vede dal mattino (e da proposte come quella della Lega sul contante), l’Italia rischia di andare in una direzione esattamente opposta”.

D’analogo avviso Eleonora Evi e Angelo Bonelli, deputati dell’Alleanza Verdi e Sinistra. La proposta è stata da loro definita  “un vero e proprio regalo alle mafie, che stimola il riciclaggio di denaro sporco, del tutto incomprensibile. Alzare il tetto del contante da 1000 a 10mila euro renderebbe impossibile controllare i flussi di denaro e non farebbe altro che favorire l’evasione”.

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Dal primo gennaio 2022 pagamenti in contanti solo fino a 1000 euro