The Fabelmans, la lettera d’amore al cinema di Steven Spielberg
La storia semi-autobiografica del regista ha vinto i Golden Globes 2023 come miglior film drammatico
Con una carriera che dura da diversi decenni, Steven Spielberg, ha costantemente portato avanti un lavoro degno di nota che è ampiamente accessibile. Ed il suo nuovo film semi-autobiografico – “The Fabelmans”, basato su esperienze personali della sua infanzia, è un’altra aggiunta alla stessa lista.
Trama
The Fabelmans mette in scena la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzino che assieme alla sua famiglia si trasferisce dal New Jersey all’Arizona. I suoi genitori, Burt (Paul Dano) e Mitzi (Michelle Williams), gli fanno scoprire da piccolo la magia del cinema, tanto che la Settima Arte diventa quasi un’ossessione per il nostro protagonista.
Il film inizia con Sammy Fabelman che ha sei anni e al cinema non ci vuole andare, ha paura di affrontare quel mondo di giganti. La madre gli assicura che i film sono sogni indimenticabili, il padre lo rassicura descrivendogli il prodigio di una macchina che fa muovere immagini fisse. Davanti al loro bambino, Mitzi (Michelle Williams) e Burt (Paul Dano), assumono ciascuno il proprio ruolo: la poesia da un lato, la tecnologia dall’altro.
Al cinema trasmettono The Greatest Show on Earth. Il famoso incidente ferroviario del film scatena il suo amore per i film, con Sammy, decisi a ricreare il momento con i suoi costosi treni modello, e vediamo come sua madre ha incoraggiato il suo primo lavoro. Suo padre, pur amando, è una figura un po’ più distappo. Uno dei primi geni del computer, il lavoro di Bert sradica frequentemente la famiglia, portandoli dal New Jersey attraverso un periodo idilliaco a Phoenix e poi in un trasferimento più emotivamente frenetico in una parte molto antisemita della California.
Tra tensioni familiari, problemi a scuola e primi amori, la cinepresa sarà sempre la fedele compagna di Sammy. Nato come un gioco, il cinema diventerà la sua più grande passione: costretto a lottare contro suo padre, che lo esorterà sempre a lasciar perdere il suo “hobby”, riuscirà poi a farne un lavoro.