Ti ritirano il libretto e ti fanno 3500€ di multa: controlla immediatamente la targa | Catastrofe all’italiana

Automobile (Depositphotos) - palermolive.it

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Per alcune tipologie di veicoli sono previste delle specifiche regole a cui bisogna necessariamente attenersi per evitare sanzioni salate

Muoversi con un mezzo di trasporto proprio consente di abbattere in maniera considerevole le distanze. Potenzialmente si può fare il giro del mondo, ma chiaramente man mano che si cambia paese però ci deve adeguare ad alcune specifiche regole.

E non stiamo parlando solo di norme stradali, ma anche e soprattutto burocratiche. Infatti circolare all’estero con una targa straniera può essere deleterio se non si conoscono alcuni specifici particolari.

In Italia ad esempio già da diverso tempo sono cambiate molte cose per quanto riguarda la circolazioni di targhe estere. Trattandosi però di una casistica particolare non tutti conoscono le regole istituite a riguardo.

Non resta quindi che andarle a conoscere così da non correre rischi qualora si decida per qualsiasi motivo di andare ad acquistare un’automobile o qualsiasi altro mezzo di trasporto in un altro paese.

Targhe estere: quali sono le disposizioni in merito

Dal marzo 2022 tutti i veicoli immatricolati all’estero ma circolanti in Italia devono sottostare ad una specifica legge. In pratica si deve iscrivere l’auto nel Registro Veicoli Esteri detto anche REVE. In questo modo la registrazione avviene in modo legale e non si corrono rischi di nessun genere.

Dunque, per chi non fosse ancora in regola o non fosse informato sotto questo punto di vista è il momento di rimettersi al passo, anche perché la legge non ammette ignoranza di nessun genere e questa circostanza non fa eccezione. Vediamo quindi quali possono essere le potenziali sanzioni.

Targa estera (Depositphotos) - palermolive.it
Targa estera (Depositphotos) – palermolive.it

Le possibili multe per i trasgressori

Per chi non circola senza questa registrazione la multa va da un minimo da 85 euro fino ad arrivare ad un massimo di 388 euro. Discorso differente se si risiede in Italia per oltre 90 giorni. Chi è ricompreso in questa casistica può incorrere in una sanzione che va da 400 fino a 1600 euro con tanto di ritiro del libretto di circolazione.

Il quadro si aggrava ulteriormente qualora se si va in giro con una targa straniera che non è immatricolata a proprio nome. Serve infatti una documentazione decisamente particolare altrimenti le contravvenzioni possono arrivare tranquillamente fino a 3.558 euro con il ritiro del libretto se non è stata espletata la pratica di registrazione. Insomma, la situazione non è per niente rosea, quindi meglio studiare a dovere tutte queste specifiche così da evitare di ritrovarsi in guai seri.