Ti stai mangiando gli insetti, hanno messo le larve gialle in questi cibi sulla tavola: non lo sai ma Governo Meloni ha approvato questo schifo
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Farina di insetti - fonte pexels - palermolive.it
Tu non lo sai ma potresti già aver mangiato insetti senza rendertene conto, fai attenzione a quello che hai in casa
Da oggi potresti ritrovarti ad aver mangiato grilli e altri insetti senza rendertene conto. La farina prodotta da questi animali infatti è sempre più diffusa così come il suo impiego nella preparazione di cibi. L’Unione Europea ha recentemente autorizzato l’uso alimentare di quattro insetti, tra cui la farina di grillo (Acheta domesticus) e le larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus), disponibili in forma surgelata, essiccata o in polvere.
A questi si aggiungono le larve gialle essiccate di Tenebrio molitor e la locusta migratoria. La farina di grillo, grazie alla sua capacità di essere “camuffata” in alimenti come dolci, pane e biscotti, sembra essere quella con maggiori possibilità di accettazione in Italia, dove l’idea di consumare insetti è ancora distante dalla tradizione culinaria. L’introduzione di cibi a base di insetti potrebbe rappresentare una svolta per ridurre l’impatto ambientale della produzione di alimenti proteici di origine animale, come polli, ovini e bovini.
Gli insetti richiedono meno risorse per essere allevati, producono meno emissioni e rappresentano una fonte proteica ricca e sostenibile. Tuttavia, resta aperta la questione culturale: gli italiani saranno pronti a integrare questi nuovi alimenti nella loro dieta? Prodotti come la farina di grillo potrebbero avere un vantaggio in termini di accettazione proprio perché possono essere utilizzati in alimenti di uso comune senza alterarne significativamente l’aspetto o il sapore.
La sicurezza alimentare è una priorità assoluta nell’introduzione di questi prodotti. Le autorizzazioni dell’UE sono subordinate a rigorosi controlli per garantire che gli insetti utilizzati siano privi di contaminanti e sicuri per il consumo umano. Inoltre, ogni prodotto dovrà essere chiaramente etichettato, specificando il tipo di insetto utilizzato e le eventuali indicazioni per le persone allergiche, per assicurare una scelta consapevole da parte dei consumatori.
La farina di insetti: una realtà regolamentata anche in Italia
Dal gennaio 2024, la farina di insetti è ufficialmente disponibile sul mercato italiano, a seguito dell’adozione di decreti attuativi collegati alla direttiva europea del 2018 sul “novel food”. Le varietà approvate includono larve di verme della farina minore. Sebbene il governo Meloni abbia bocciato la carne coltivata, ha regolamentato l’uso di queste polveri, ponendo l’Italia al passo con il resto dell’Europa.
Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), queste polveri possono essere utilizzate in una vasta gamma di alimenti, come pane, biscotti, barrette, prodotti da forno, pasta, pizze, minestre e persino bevande come la birra. Tuttavia, in Italia, il loro utilizzo per pasta e pizza è stato vietato dal ministro Lollobrigida, garantendo un approccio più restrittivo rispetto ad altri Paesi. I prodotti che contengono queste polveri dovranno essere collocati in scaffali separati e dotati di etichette ben visibili.
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Etichette e trasparenza per i consumatori
Ogni prodotto contenente polveri di insetti sarà accompagnato da etichette obbligatorie che indicheranno chiaramente il tipo di insetto utilizzato, la quantità impiegata, il Paese di origine e i potenziali rischi allergici. Questa trasparenza è pensata per evitare confusione tra i consumatori e garantire che nessuno acquisti accidentalmente alimenti contenenti polveri di insetti. Inoltre, chi non rispetterà le normative sulle etichette o sulla separazione degli scaffali rischierà pesanti sanzioni.
In Italia, i Nas saranno incaricati di vigilare sull’applicazione delle normative relative alle polveri di insetti, controllando etichette, scaffali e conformità delle aziende alimentari. La terminologia ufficiale stabilita per questi prodotti prevede l’uso del termine “polveri” anziché “farina di insetti”, sottolineando l’attenzione del governo nel regolamentare il settore. Questi alimenti rappresentano una novità significativa per il mercato italiano, ma le misure adottate mirano a coniugare innovazione e tutela dei consumatori.