Savannah Gemblin ha cercato di scusarsi in un video e scoppia in un pianto a dirotto e spiega che suo marito e suo figlio stavano «giocando» e che il piccolo è rimasto intrappolato nella pellicola solo per 5 minuti. In preda allo sconforto dice: «L’idea di avvolgerlo è nata per punirlo perché il bambino era scontroso e io ero stufa. Ha cercato di mettere una forchetta nella presa dell’elettricità e non ci ho visto più». Secondo il suo racconto, Gunnar aveva lo spazio per muoversi e rideva e scherzava.
“Pensavo fosse divertente”
Nel filmato di scuse e sfogo, Savannah osserva che nella sua testa pensava fosse un video divertente, soprattutto dopo i primi commenti positivi ricevuti dai suoi follower.
“Non pensavo che qualcuno avrebbe potuto segnalarlo alle autorità. Non pensavo che qualcuno potesse pensarlo brutto. Fino a quando ieri i poliziotti si sono presentati alla nostra porta e hanno preso Gunnar. Ci hanno separati. Lo hanno portato via dalla sua famiglia”.
Una vicenda, tutt’altro che conclusa, che Savannah Gemblin si augura possa finire al più presto, potendo riabbracciare il suo bambino. Con la certezza che, questa volta, ci penserà bene, prima di rendere Gunnar il protagonista di un nuovo video.