«Non voleva uccidere»: torna a casa il 17enne accusato della morte di Romeo

Il giudice: «Non è stata riscontrata la volontà di uccidere Romeo». Nella rissa è stato ferito anche il cugino della vittima

Il tribunale dei Minorenni di Roma ha convalidato il fermo del 17enne accusato di aver accoltellato e ucciso Romeo Bondanese il 16 febbraio in via Vitruvio, a Formia. Il giovane, accusato di omicidio, è stato posto agli arresti domiciliari. Il ragazzo omicida, originario di Casapulla, provincia di Caserta, era stato fermato la notte dell’omicidio. Ad incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza di un locale della zona che avevano immortalato il momento dell’aggressione. Era anche rimasto ferito alla mano il giorno della morte di Bondanese, ed era stato sottoposto a fermo. Con le accuse di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili. Oltre a lesioni gravi , e violazione della legge armi per aver portato fuori casa un coltello.

NON È STATA RISCONTRTA LA VOLONTÀ DI UCCUDERE

Nell’udienza di oggi i giudici lo hanno scarcerato e posto ai domiciliari. In altre parole non è stata riscontrata la volontà di uccidere nella rissa in cui è stato ferito anche il cugino della vittima, studente del quarto anno presso l’Istituto Nautico Caboto di Gaeta. Una decisione destinata a far discutere.

È invece prevista per domani l’autopsia sul corpo della vittima. Da una prima analisi sul corpo, era emerso che ad uccidere il giovane, colpito a coltellate in diversi organi vitali, era stata una “copiosa perdita di sangue”.