Il 23 luglio alla Torre di Scopello vi aspetta “Palermo…ottant’anni or sono”. Un appuntamento speciale dedicato all’esposizione dei veicoli militari d’epoca e alla rappresentazione teatrale <<Incontro con il Capitano Mason Hammond dell’AMGOT: La prima ricostruzione dei monumenti in Sicilia e a Palermo dopo la guerra>>.
L’appuntamento è per le 19.30 alla Torre Doria di Scopello. All’incontro interverranno Giuseppe Fausto, sindaco di Castellamare del Golfo, Giovanni D’Aguanno, Assessore alla Cultura della città di Castellamare del Golfo, e Gianpiero Cannella, Assessore alla Cultura della città di Palermo.
Alla rappresentazione prenderanno parte Attilio Albergoni, autore del libro da cui è tratta l’opera teatrale, che vestirà i panni del Capitano Mason Hammond e Francesco Giustiniano che interpreterà il caporale Nick Delfino.
Per poter partecipare all’evento è necessario mandare una mail a progettispecialiarchivio@comune.palermo.it specificando numero di persone e lasciando un contatto.
La mostra “Palermo…ottant’anni or sono” ripercorre gli anni del secondo conflitto mondiale e dei bombardamenti a Palermo fino alla fine delle ostilità, l’occupazione degli Alleati e al recupero e alla messa in sicurezza del patrimonio culturale durante i raid, grazie al lavoro del Soprintendente di allora Mario Guiotto e del capitano dell’Usaaf Mason Hammond dell’Amgot fine arts and monuments.
La mostra si svolgerà dal 9 maggio al 9 settembre 2023 ed è organizzata dall’Assessorato Cultura, Attilio Albergoni, l’archivio storico del Comune di Palermo, in collaborazione anche con altre istituzioni.
Il Capitano statunitense Mason Hammond è stato professore di Lingua Latina, Letteratura e Storia Romana presso la Harvard University. Arrivò in Sicilia nell’estate del 1943 e fu tra i primi ad interessarsi alla cura e alla salvaguardia del patrimonio siciliano.
Il patrimonio artistico e culturale dell’isola, dopo tre anni di incessanti bombardamenti, inevitabilmente danneggiato. Hammond al suo arrivo trovò un valido “alleato” nel sovrintendente Mario Guiotto giunto in Sicilia nel dicembre dell’anno precedente. I due si spesero sin da subito malgrado le scarsissime risorse a disposizione per la tutela del patrimonio monumentale in perenne rischio oggettivo.