Poco più di un anno fa, esattamente il 29 giugno 2019, si concludeva nella notte a Lampedusa l’odissea della nave Sea Watch, con a bordo da molti giorni 40 migranti. La comandante Carola Rackete, invocando lo stato di necessità, aveva deciso di forzare la mano e approdare nel porto dell’isola anche senza l’autorizzazione preventiva. Nell’approdo ci sono state complicazioni, con una manovra che ha rischiato di investire una motovedetta della Guardia di finanza che cercava di impedire lo sbarco. Alla fine i migranti sono stati fatti scendere dalla Sea Watch all’alba, molto bene accolti dal sindaco e da comitati, mentre la comandante Carola Rackete veniva arrestata con l’accusa di non aver obbedito a una nave militare.
IL SINDACO DI LAMPEDUSA
Quello era un periodo in cui i Decreti sicurezza avevano drasticamente rallentato gli sbarchi. Anche a Lampedusa, ed il sindaco, Totò Martello, contrario ai decreti di allora, non perdeva occasione per professare disponibilità all’accoglienza. E a proposito dei migranti diceva: «Noi siamo qui e li aspettiamo. Se arrivano sono i benvenuti». Oppure: «Il mare non è un’autostrada, dove alzi una paletta e blocchi una macchina in transito. Il mare ha tutta un’altra storia». Erano altri tempi, quelli. Lampedusa non era invasa da migranti come adesso, ed il flusso del turismo era più che buono.Per Martello, obiettivamente, non era difficile portare avanti le sue idee umanitarie.
STATO D’EMERGENZA
Ma nel 2020 la situazione è radicalmente cambiata. L’atteggiamento politico dell’attuale governo ed il coronavirus hanno complicato di molto la situazione a Lampedusa. Gli sbarchi si susseguono con un incremento impressionante, arrivano anche migranti positivi al coronavirus, e tutto ciò ha portato l’isola pelagia al collasso. Il sindaco Totò Martello adesso chiede che venga proclamato lo stato di emergenza per l’isola. Anche per rendere più efficace la gestione degli sbarchi, sempre in incremento negli ultimi giorni, e lancia un ultimatum all’esecutivo: «E’ una situazione ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L’hotspot non può più accogliere migranti, la responsabilità non può ricadere sui lampedusani».