Un operaio edile di 50 anni è morto a Campofelice di Roccella, nel Palermitano, investito dal crollo del muro di un’abitazione in ristrutturazione che si trova in via Madonnina di Gibilmanna. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, carabinieri e personale dell’Asp.
La ditta stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un’immobile in campagna. L’operaio di 50 anni, originario di Lascari, è stato travolto dai blocchi di tufo che si sono sbriciolati e per lui non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sta arrivando il medico legale e il magistrato di turno della procura di Termini Imerese.
“Mentre oggi protestavamo per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro, un altro operaio è morto durante la ristrutturazione di un immobile. E’ inaccettabile. Nell’attesa di capire l’esatta dinamica dell’incidente e le possibili cause, esprimiamo la nostra più totale vicinanza alla famiglia della vittima e diciamo anche che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Palermo, che proprio oggi insieme alla Cgil Sicilia ha appoggiato lo sciopero di due ore proclamato da metalmeccanici ed edili, dopo la strage di Firenze, per dire “Basta morti sul lavoro”.
E la Lionti aggiunge: “La situazione deve cambiare, ormai ci siamo quasi assuefatti anche a questo genere notizie. In Sicilia più che altrove occorre creare le condizioni affinché non sussista la possibilità del ricatto della perdita del lavoro. Non abbiamo mai smesso di denunciare questa situazione i cui effetti in termini di arretramento sui diritti dei lavoratori erano prevedibili ed ora è arrivato il momento di dire basta”.