Tragedia di Samarate, il nonno di Nicolò rivolge un appello ai giocatori del Palermo: “Mandate un audio per aiutarlo”

Unico superstite della follia omicida del padre, Nicolò lotta ancora tra la vita e la morte. Il disperato tentativo di nonno Giulio, che ha rivolto un appello ai giocatori delle due squadre di cui il ragazzo è tifosissimo

nicolò

Nicolò Maja lotta tra la vita e la morte in ospedale a Varese. Unico superstite della follia omicida del padre, consumatasi a Samarate pochi giorni fa, il giovane di 23 anni si trova ancora in gravi condizioni e in prognosi riservata. Il nonno, dunque, ha pensato di lanciare un appello ai giocatori delle squadre di cui Nicolò è tifosissimo, Milan e Palermo. “Vorremo chiedere almeno un audio dai giocatori da fare sentire a Nicolò in ospedale per aiutarlo”, ha detto nonno Giulio attraverso durante il programma rai “La Vita in Diretta”.

Era la notte tra il 3 e 4 maggio quando Alessandro Maja, per motivi ancora non chiari, si armò di attrezzi vari al fine di sterminare la propria famiglia. Uccise prima la moglie, con un colpo di martello e un fendente alla gola, per poi dirigersi nelle stanze dei due figli. Giulia, 16 anni, riuscì inizialmente a svegliarsi e tentò una reazione, ma il padre riuscì ad ucciderla con un cacciavite ed un martello. Alessandro Maja si diresse infine verso Nicolò tentando di ucciderlo con un martello e un trapano.

In seguito all’episodio Alessandro Maja fu arrestato dopo avere tentato invano il suicidio. Al momento l’uomo si trova presso il carcere di Monza, e non si conoscono le cause che hanno scatenato il raptus omicida che ha tolto la vita alla moglie Stefania e alla giovanissima figlia Giulia. Lo stesso raptus per cui anche Nicolò rischia la vita, dopo l’intervento chirurgico d’urgenza per rimuovere i frammenti di cranio. Da qui l’invito del nonno ai giocatori di Milan e Palermo, nella speranza che un messaggio da parte loro possa essere il “miracolo” che salverà la vita al ragazzo.