Ennesima tragedia sul lavoro. Un operaio di 63 anni è morto a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, mentre stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione all’interno di un appartamento in via Papa Giovanni XXIII al civico numero 251. La vittima si chiamava Filippo Ciancimino e stava lavorando all’interno del cantiere.
Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto, l’uomo è morto a causa del cedimento del solaio che non gli ha lasciato scampo. Sul posto anche i carabinieri e i sanitari del 118. Le cause e la dinamica dell’incidente saranno valutate dal personale dell’ASP – settore Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di Lavoro- intervenuti.
“Un’altra vita spezzata e un altro episodio che resta come una grande ferita nel mondo del lavoro. Siamo profondamente indignati e vicini alla famiglia dell’operaio edile deceduto oggi a Belmonte Mezzagno a causa del crollo di un solaio. Non ci sono altre parole da aggiungere, l’idea che un altro lavoratore non farà ritorno a casa ci addolora fortemente”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani. “Siamo stanchi di ripeterlo, la sicurezza deve diventare la priorità per tutti, soprattutto aziende e chi è deputato a controllare, con prevenzione, ispezioni, formazione, perché garantire il rispetto delle regole vuol dire rispettare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie”, conclude La Piana.
” Non possiamo più accettare che un padre di famiglia esca da casa per andare a lavoro e non faccia più ritorno. Il governo regionale convochi immediatamente un tavolo urgente con tutti gli organi interessati, parti sociali e datoriali per discutere su quali strumenti adottare per fronteggiare questa emergenza drammatica”. Lo dicono, in una congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Paolo D’Anca, e il segretario provinciale della Filca Cisl Palermo-Trapani, Francesco Danese, commentando la notizia della morte dell’operaio di 63 anni, Filippo Ciancimino, che ha perso la vita mentre stava lavorando ad un solaio che ha ceduto.
“Nell’esprimere la nostra piena e sentita vicinanza alla famiglia della vittima- aggiungono –
ci auguriamo che la magistratura faccia presto luce su quanto accaduto e ribadiamo il nostro appello a mettere in campo ogni iniziativa utile per arrestare questa emorragia di vite umane. La formazione professionale e il rispetto delle regole sulla norme di sicurezza sono l’unica vera prevenzione ed è fondamentale che, laddove non si dovessero riscontrare queste condizioni essenziali per impedire queste tragedie, si intervenga tempestivamente per punire ed isolare i trasgressori “.
Ultimo aggiornamento 17.34