Tragedia Terrasini, legale della famiglia Lo Iacono parla di ipotesi speronamento
Il legale della famiglia Lo Iacono, colpita dal lutto della tragedia di Terrasini, vuole chiarezza: “Non c’era vento quella sera”.
La tragedia di Terrasini ha scosso un’intera comunità gettando nel lutto più atroce una famiglia intera. Ieri è stato rinvenuto il corpo senza vita di Matteo Lo Iacono, la seconda vittima di questo incidente marittimo. All’appello manca soltanto Vito Lo Iacono, il figlio di 27 anni che era imbarcato sul peschereccio protagonista dell’infausta vicenda. Mentre le ricerche continuano incessanti, il legale della famiglia Lo Iacono parte all’attacco.
LE PAROLE DEL LEGALE
Tre pescatori non sono più tornati da una battuta di pesca scomparendo nel nulla. Due dei tre corpi sono stati trovati. Ne manca uno, quello del più giovane membro dell’equipaggio. L’avvocato Aldo Ruffino, legale della famiglia Lo Iacono, ha rilasciato diverse dichiarazioni ipotizzando uno speronamento del peschereccio Nuova Iside della marineria di Terrasini. Ecco le sue parole:
“È intenzione della famiglia Lo Iacono arrivare ad una ricostruzione certa delle cause che hanno comportato la scomparsa del peschereccio Nuova Iside, la morte del capitano Matteo Lo Iacono, del cugino Giuseppe e far temere il peggio per il figlio Vito. L’unica cosa certa è che, dagli ultimi contatti, l’intero equipaggio non manifestava alcuna preoccupazione per le condizioni del mare. Gli ultimi messaggi sono arrivati lunedì attorno alle 21.53. In quel momento non soffiava vento di scirocco. Fino a mezzanotte e 10 del martedì i telefonini funzionavano e abbiamo la certezza che i messaggi inviati dai familiari sono stati ricevuti. Poi più nulla. Al momento del ritrovamento il corpo del Capitano portava ancora una pesante felpa che fa escludere che il disastro sia potuto avvenire durante le ore di scirocco che avrebbero potuto rendere difficoltosa la navigazione. Tutto è ipotizzabile anche un inconsapevole speronamento notturno da parte di navi mercantili che solitamente attraversano quello specchio di mare o da parte di altre imbarcazioni da pesca presenti nella zona”.
La ricerca della verità: “È necessario comprendere cosa può essere successo e per questo la famiglia ha chiesto che il corpo venga sottoposto ad autopsia ed intraprenderà tutte le iniziative necessarie per ricostruire con massima precisione cosa è successo in quei terribili momenti. La famiglia Lo Iacono ha chiesto alle autorità competenti che proseguano con maggiore presenza di uomini e di mezzi le ricerche del giovane Vito e del peschereccio. Nessuno pensi che il tempo possa colmare il dolore ed il desiderio di certezze della famiglia Lo Iacono”.
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