Tram a Palermo, entro fine febbraio l’inizio del cantiere per la linea C
I lavori per la linea C del tram di Palermo non partiranno a fine gennaio. Un nuovo ritardo dunque per il cantiere della tratta che collegherà Notarbartolo alla stazione Centrale passando per viale Regione Siciliana, via Ernesto Basile e corso Tukory. Un ritardo dovuto alla necessità di integrare la progettazione esecutiva. L’obiettivo adesso è iniziare il cantiere entro febbraio e dei segnali arrivano direttamente dal luogo dei lavori: infatti, in via Ernesto Basile sono apparsi nei marciapiedi i “punti topografici”, ossia le misure che i tecnici del Comune effettuano per avere dei punti di riferimento sugli scavi del cantiere. Segno che a breve si inizierà con gli interventi
I primi scavi della linea C inizieranno, secondo il progetto, da via Basile prima verso la stazione centrale e poi verso viale Regione Siciliana. Prima, però, dovranno essere effettuate delle opere di sottoservizi propedeutiche a quelli che saranno gli interventi veri e propri. Lo svincolo di via Basile sarà salvaguardato con una galleria che percorrendo da sotto il passante uscirà direttamente in via Basile. I disagi per la viabilità cittadina dovrebbero essere, quindi, minori. Fondamentale iniziare i lavori al cantiere entro febbraio per non provocare ulteriori ritardi sulla tabella di marcia. L’opera, secondo cronoprogramma, dovrebbe essere pronta tra fine 2027 e inizio 2028.
Dopo toccherà alla linea B, dalla stazione Giachery alla stazione Notarbartolo: qui i tempi dovrebbero essere più brevi, con inizio del cantiere fissato a giugno 2025 e conclusione novembre 2026. La liena tranviaria è fondamentale per la mobilità di Palermo e anche per il futuro di Amat la quale basa gran parte del Piano Industriale sulla realizzazione del tram.
Tram, a dicembre l’approvazione della variante per la seconda fase dei lavori
l 4 dicembre 2024 è stata approvata a maggioranza dal Consiglio Comunale presieduto da Giulio Tantillo una delibera, proposta dall’Assessore alla mobilità sostenibile Maurizio Carta, che approva il progetto in variante della II fase del Sistema Tram Palermo, consentendo quindi di procedere rapidamente ai successivi e urgenti atti di gara.
La Delibera, quindi, approva 15 piccole varianti urbanistiche necessarie per il passaggio delle linee tranviarie e dà mandato agli Uffici di procedere alla gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori (per un totale di € 730 milioni, di cui disponibili € 504 milioni), secondo le procedure dell’appalto integrato, e in funzione delle risorse disponibili. Le tratte approvate sono:
TRATTA “D”: prolungamento della linea 3 esistente per km 9,375 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), dalla Stazione FF.SS. Orlèans a Bonagia.
TRATTA “E”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 20,835(A/R), da Viale Croce Rossa alla località Balneare di Mondello.
TRATTA “F”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 9,380 (A/R), dalla Via Duca della Verdura alla Stazione FF.SS. Centrale.
TRATTA “G”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 5,520 (A/R), sino alla Borgata Marinara di Sferracavallo.
In funzione delle risorse disponibili, il Consiglio Comunale ha anche definito le priorità di esecuzione in modo che la rete tranviaria serva i grandi quartieri periferici sia per connetterli con le aree centrali dei servizi sia per renderli potenzialmente attrattivi per la localizzazione di nuove funzioni rigenerative e considerata. Pertanto, si privilegerà una porzione della Tratta E che permette il collegamento tra il centro città e lo ZEN e la Tratta D che connette Bonagia alla Stazione Centrale. In particolare per questa tratta sarà cruciale la realizzazione di un quarto ponte sul Fiume Oreto sia per distribuire meglio i flussi sia per aumentare i profili di sicurezza della città in caso di eventi emergenziali.
La realizzazione delle nuove linee di tram, senza barriere e catenarie, è parte di una diversa idea di città non solo perché si renderanno più equamente accessibili i quartieri periferici, ma anche perché lungo queste linee di mobilità sostenibile si potranno localizzare i nuovi grandi servizi di cui Palermo ha bisogno, senza congestionare i quartieri dove saranno realizzati, rendendoli anzi più attrattivi.