Tratta di esseri umani, latitante eritreo estradato in Italia: l’indagine della Procura di Palermo
Il 35enne eritreo era ricercato da oltre un anno in campo internazionale per associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Termina con l’estradizione verso l’Italia la latitanza di un 35enne eritreo, ricercato da oltre un anno in campo internazionale per associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’uomo è ritenuto tra i capi e promotori di un’associazione a carattere transnazionale operante tra il Centro Africa, i Paesi del Maghreb, l’Italia e il Nord Europa. A coordinare l’indagine la Procura di Palermo. Le ricerche hanno visto il coinvolgimento delle Squadre Mobili di Palermo, Agrigento e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.
Tratta di esseri umani e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
A coordinare l’indagine nei confronti del 35enne il procuratore aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi della Procura di Palermo.
I successivi sviluppi investigativi sono stati svolti nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale che ha coinvolto autorità giudiziarie e di polizia olandesi e inglesi, la Corte Penale Internazionale ed Europol.
L’arresto in aeroporto
L’arresto del 35enne è avvenuto all’aeroporto internazionale di Addis Abeba; stava cercando di imbarcarsi su un volo diretto in Australia con destinazione Adelaide. L’uomo viaggiava con passaporto australiano. In quel Paese vi sono altre articolazioni criminali dell’organizzazione.