Nuovo Dpcm: Governo e Regioni trattano su coprifuoco, scuola, chiusure e over 70
C’è chi spinge per restrizioni di carattere nazionale, ma Palazzo Chigi è per aree mirate. Si valuta il divieto di uscire da casa per gli over 70 e la didattica a distanza anche per gli studenti di seconda e terza media
Da ieri è in atto un serrato confronto fra il governo e le Regioni, ed in queste ore si cerca di trovare un compromesso. Si tratta su diversi argomenti: il punto più controverso è l’orario di coprifuoco, un argomento che ha creato parecchio attrito tra l’Esecutivo e i governatori di Regione. L’indecisione è se chiudere alle 18 o alle 21. Inoltre si discute se farlo anche a pranzo per bar e ristoranti e se chiudere i negozi, tranne le farmacie, i tabacchi e gli alimentari. C’è in ballo anche lo smart working per tutta la pubblica amministrazione e la didattica a distanza dalla seconda media all’ultimo anno delle superiori. Si parla inoltre del “lockdown generazionale”, espressione coniata di recente per indicare la possibilità di mettere gli anziani al riparo dal contagio.
STOP A SPOSTAMENTI TRA REGIONI, E CHIUSURA NEI WEEK-END DEI CENTRI COMMERCIALI?
Il governo sta valutando anche lo stop agli spostamenti fra regioni. I sindaci non sono contrari. Il ministro Boccia ha detto: «Il governo è al fianco delle Regioni per eventuali ulteriori restrizioni condivise. Ogni presidente di Regione deve potere intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio». Si sta valutando anche la chiusura nei week-end dei centri commerciali, come ha proposto a nome dei Comuni il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. L’obiettivo è evitare gli assembramenti.
SCUOLA
Per quanto riguarda la scuola, si sta pensando di estendere la didattica a distanza (dad) anche per la seconda e la terza media. I governatori non sarebbero contrari, Michele Emiliano in testa. «Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e medie – ha detto sull’argomento il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, segretario del Pd -. ma credo che fare la dad per un mese può salvare l’anno scolastico». Per il ministro Francesco Boccia la decisione non dovrebbe essere univoca, ma si dovrebbe tenere conto dal grado di Rt, cioè dall’indice di contagiosità di ogni regione.
DPCM PROBABILMENTE DOMANI
Oggi il presidente del Consiglio terrà comunicazioni sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 sia alla Camera che al Senato. Ma prima incontrerà nuovamente Regioni, Anci e Upi alla presenza del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. Considerando tutto ciò, non è escluso che la firma sull’ennesimo Dpcm slitti a domani.