Nelle motivazioni si legge anche: “La Corte di assise di appello” ha “invertito i poli del ragionamento indiziario”, in quanto l’esclusione di possibili ipotesi alternative non può supplire alla carenza di certezza dell’indizio. Inoltre la Corte di assise di appello di Palermo “non ha osservato il canone dell’oltre ogni ragionevole dubbio quale metodo di accertamento del fatto”. Ed è su anche su queste basi che la Cassazione ha assolto gli imputati per non aver commesso il fatto, e chiuso così una pagina controversa nella nostra storia.