Oggi, 19 luglio 2024, sono 32 anni dalla strage di via D’Amelio dove per mano di Cosa Nostra persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. A distanza di più di trent’anni, però, sulla strage si cerca ancora la verità. A Palermo saranno diverse le iniziative, come ogni anno, per tenere viva la memoria di chi per amore di giustizia e legalità ha sacrificato la propria vita.
Questa mattina, alle ore 10:00, è prevista la deposizione di Corone d’alloro alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del capo della polizia, Vittorio Pisani, presso la lapide che, all’interno dell’Ufficio Scorte della questura di Palermo, ricorda il sacrificio dei Caduti nelle stragi di Capaci e via D’Amelio.
A seguire si terrà la scopertura di una targa della rinnovata cappella della caserma “Pietro Lungaro”, intitolata a San Michele Arcangelo. Presso l’Aula Corona della caserma avrà luogo anche la proiezione del docufilm: “I ragazzi delle Scorte -Ricordo tutto”, dedicato al poliziotto Claudio Traina.
Nel pomeriggio in via D’Amelio, nel luogo dell’attentato, le iniziative avranno inizio alle 14.45, con l’evento “Noi sappiamo chi siete” nel corso del quale interverranno i familiari di diverse vittime di mafia. Alle 16.58, nel momento esatto in cui esplose la Fiat 126 rubata, contenente circa 90 chili di tritolo, verrà osservato, come da tradizione, un minuto di silenzio. Salvatore Borsellino, fratello del magistrato, leggerà la poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti. Alle 17.30 in programma il dibattito “Dietro le stragi: verità nascoste, verità negate”. Previsti gli interventi di Salvatore Borsellino, del magistrato Nino Di Matteo, del giornalista e scrittore Saverio Lodato, dell’avvocato dei familiari vittime di mafia Fabio Repici, del senatore Roberto Scarpinato e infine di Aaron Pettinari di AntimafiaDuemila.
Alle 20 a piazza Vittorio Veneto la tradizionale fiaccolata, organizzata dal Forum 19 luglio che arriverà fino all’albero della Pace di via D’Amelio. In conclusione, alle 21.30, la proiezione del docufilm “Lo so chi siete” di Silvia Cossu, dedicato alla vita di Vincenzo Agostino, padre del poliziotto ucciso dalla mafia, insieme alla moglie incinta, l’8 agosto del 1989.