Trentennale stragi di mafia, l’olio santo del 2022 dagli ulivi dedicati ai caduti
L’olio della memoria raggiunge così tutti gli angoli della Sicilia con un rinnovato messaggio di speranza: la cerimonia al “Giardino della Memoria”
Si è tenuta stamattina una delle cerimonie più significative all’interno del percorso di legalità in occasione del Trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Il Questore della provincia di Palermo, Dr. Leopoldo Laricchia, e la Sig. ra Concetta Martinez Montinaro hanno infatti consegnato nelle mani degli Arcivescovi delle Diocesi di Palermo e Monreale, del Vescovo di Cefalù e dell’Eparca di Piana degli Albanesi, l’olio ricavato dalla molitura delle olive dal “Giardino della Memoria”. Questo sorge nello spazio adiacente al tratto autostradale interessato nel ‘92 dalla strage di Capaci.
Trentennale stragi di mafia, l’olio della memoria in tutta la Sicilia
La fine della cerimonia ha visto un momento altamente simbolico. Sedici poliziotti della Questura hanno infatti preso in consegna i colli con le bottiglie dell’olio di Capaci destinate alle altre diocesi della Regione; in un corteo di otto auto hanno lasciato il Giardino della Memoria diretti alle altre Questure della Sicilia. Il prezioso e rappresentativo carico sarà così affidato ai Questori, che lo consegneranno poi ai vescovi. L’olio della memoria raggiunge così tutti gli angoli della Sicilia con un rinnovato messaggio di speranza.
Il progetto
Da quegli ulivi, piantumati moria dei martiri della giustizia, è iniziato un percorso di rinascita, curato dalla Questura di Palermo e dall’Associazione Q.S.15 , che ha dato luogo a una piccola produzione di olio. Il tutto grazie al prezioso contributo degli studenti dell’Istituto Superiore “Majorana” e dei minori detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina” nell’ambito del progetto “Laboratorio Giardino della Memoria”.
L’olio di Capaci è prodotto, inoltre, grazie alla collaborazione della Coldiretti e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo. Verrà consacrato nella Santa Messa Crismale del Giovedì Santo per essere utilizzato come olio santo dalla Chiesa siciliana nel corso dell’anno liturgico.
La produzione e la consegna dell’olio di Capaci rappresentano uno dei momenti più significativi e altamente simbolici, derivanti da un percorso di cambiamento e di riscatto che l’intera comunità palermitana ha intrapreso in questi anni. Il frutto dalla terra bagnata dal sangue di martiri della giustizia diventa, insomma, strumento di redenzione e simbolo per tutti i siciliani dell’autenticità e della profondità del sentimento religioso.
Trentennale delle stragi, il messaggio della Chiesa
Il Questore di Palermo ha ringraziato i Vescovi presenti alla cerimonia di consegna. Ha inoltre sottolineato l’alto valore simbolico dell’iniziativa abbracciata dalla Conferenza Episcopale della Sicilia. Ricordati gli interventi di San Giovanni Paolo II, che nel 1993 dalla Valle dei Templi invitò i mafiosi alla conversione, e di Papa Francesco, che fece altrettanto il 15 settembre 2018 a Brancaccio.
Nessun feroce criminale può millantare il favore di Dio. Oggi con questa iniziativa la Chiesa Siciliana manda, dunque, a tutti i cittadini, fedeli e non, un importante messaggio. Dal sangue degli uomini dello Stato viene l’olio che sarà consacrato per amministrare i Sacramenti, segno della grazia di Dio. Un potente simbolo di riscatto e resurrezione, sociale e morale, compiuti dalla terra siciliana in questi trent’anni.