Trentunenne ucciso in Lombardia per un paio di cuffie, la fidanzata: “Avrai la tua giustizia”

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Manuel Mastrapasqua, il ragazzo di 31 anni accoltellato a Rozzano (Milano), è stato ucciso per un paio di cuffie wireless da 20 euro. Lo ha confessato il suo assassino, un diciannovenne fermato alla stazione ferroviaria di Alessandria. Il giovane, ora in stato di fermo, è accusato di omicidio a scopo di rapina. Ha precedenti per furti e rapine.

L’omicidio si è consumato nella notte tra il 10 e l’11 ottobre. Manuel stava rientrando dal lavoro, faceva il magazziniere in un supermercato. Il diciannovenne lo ha bloccato, cercando di rapinarlo. Al rifiuto del trentunenne, l’assassino gli ha sferrato una coltellata al petto che si è rivelata fatale. Manuel è stato trovato pochi minuti dopo agonizzante a terra da una pattuglia dei carabinieri che passava da lì. Il ragazzo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Il killer è tornato a casa, ha lavato i vestiti che indossava al momento del delitto, poi ha preso un treno per Alessandria con l’intenzione di andare a Torino e poi proseguire fuori Italia. In stazione è stato notato da agenti della Polfer che lo hanno controllato. Una volta superato il controllo dei documenti il 19enne è tornato dai poliziotti dicendo di aver “combinato un casino a Rozzano”. La Questura ha quindi avvertito i Carabinieri che hanno proceduto al fermo.

Sembra che i due non si conoscevano. Anche il diciannovenne lavorava in un supermercato, viveva insieme alla famiglia. I carabinieri, dopo l’arresto, hanno perquisito l’abitazione dell’assassino trovando i vestiti, usati quella notte, lavati e ad asciugare. Le cuffie rubate invece sono state ritrovate all’interno di un cassonetto. Prima che si costituisse alla Polfer, il diciannovenne era stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere della zona che lo avevano filmato mentre camminava per le strade di Rozzano con un coltello in mano

Ucciso per delle cuffie, la fidanzata di Manuel: “Avrai la tua giustizia”

“La vita mi ha dato un altro schiaffo bello potente. Non so come farò a superare tutto questo. Ti prometto che avrai la tua giustizia”. Queste le strazianti parole della fidanzata di Manuel Mastrapasqua ucciso per una rapina finita male.

Non si dà pace la sorella di Manuel che ha parlato ai giornalisti presenti davanti la sua abitazione: “Era un ragazzo tranquillo, pacato – ha detto -. Non ha mai litigato con nessuno. Non vedeva il male da nessuna parte. Quando l’hanno trovato mancavano solo il sacchetto della spesa e le sue cuffie. Dopo il lavoro è stato al telefono con la fidanzata. Dovevano partire lunedì, lui aveva prenotato un villaggio per fare una piccola vacanza, parlavano di quello”.