Morta la bambina di 5 anni rapita in provincia di Catania: la madre fa ritrovare il corpo

La bambina era stata rapita lunedì pomeriggio

elena

È morta Elena Del Pozzo, la bambina rapita a Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, lunedì pomeriggio. Secondo quanto appreso da Ansa, è stata la madre, che ieri aveva denunciato il rapimento, a farne ritrovare il corpo. I Carabinieri del comando provinciale di Catania si stanno recando sul posto insieme a lei.

Il ritrovamento sarebbe stato possibile grazie alle “pressioni esercitate durante gli interrogatori” dagli investigatori. A confermare la notizia del ritrovamento è il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.

Intanto, i Carabinieri hanno transennato un fondo agricolo distante alcune centinaia di metri dalla casa in cui abita la mamma della piccola Elena. Un elicottero sorvola la zona, battuta dai militari, come se fossero alla ricerca di qualcosa.

BAMBINA RAPITA NEL CATANESE, LE INDAGINI

“Eravamo appena usciti dall’asilo quando tre persone, con il volto coperto e armate, ci hanno aggredito e hanno portato via la piccola fra le mie urla”. Così aveva raccontato la donna ai militari, che durante la notte hanno ascoltato i familiari della bambina.

Le indagini dei carabinieri e della Procura di Catania hanno puntato sia sul rapimento della piccola Elena che sulla denuncia della madre. Questa, con la ricostruzione dei fatti fornita, è infatti apparsa “poco credibile” a chi indaga.

La dinamica da lei riferita menziona tre uomini incappucciati e uno armato di pistola. Non vi sarebbe stato inoltre alcun testimone, oltre lei, dell’episodio. La donna non avrebbe nemmeno chiamato immediato aiuto, telefonando al 112, ma sarebbe prima tornata a casa. Poi con i familiari si sarebbe recata dai Carabinieri per presentare la denuncia.

Ora la Procura si appresta ad un nuovo interrogatorio. La notte scorsa “la madre era stata lungamente sentita”, spiega il procuratore Carmelo Zuccaro. Un “lungo interrogatorio”, dove “le erano state contestate varie incongruenze”.

“Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere – aggiunge il procuratore – e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie”.

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