È stato un camionista tedesco a travolgere e uccidere il campione veneto Davide Rebellin. Si chiama Wolfgang Rieke, e ad incastrarlo sono state le telecamere, le testimonianze e le fotografie che hanno documentato l’agghiacciante comportamento dell’uomo dopo l’urto. L’autista è sceso dal tir, si è avvicinato al ciclista ormai agonizzante, ed è subito ripartito senza aiutarlo. Come, per altro, aveva già fatto in passato, tanto da finire a processo. Ora il 62enne si trova in Germania, ma non si può arrestare. È solamente indagato a piede libero, perché l’ordinamento tedesco non prevede il reato di omicidio stradale. L’investitore è circondato da tutta la cautela dell’azienda di famiglia in cui lavora: «Abbiamo saputo del tragico incidente e al momento siamo impegnati a ricostruire la dinamica in relazione ad un possibile coinvolgimento», ha dichiarato suo fratello Jürge.
Ieri intanto la Procura di Vicenza ha fatto il punto sugli accertamenti svolti dai militari del reparto operativo e del nucleo investigativo del comando provinciale. Grazie alle riprese del sistema di videosorveglianza, posizionato in prossimità del ristorante “La Padana”di Montebello Vicentino,è stato verificato che Rebellin è stato schiacciato da un Volvo rosso con targa tedesca. I testimoni, che per primi sono intervenuti in suo aiuto, hanno raccontato che «l’autista, dopo l’investimento, era disceso dal mezzo avvicinandosi alla vittima e subito dopo aveva ripreso posto a bordo dell’autoarticolato, allontanandosi».
Il conducente è stato anche fotografato. A quel punto sono scattati gli approfondimenti. È stato riscontrato che il veicolo era di proprietà dell’impresa di spedizioni Rieke Transporte Recke – Rtr, con sede proprio a Recke,nella Renania Settentrionale – Westfalia. Un’azienda specializzata nei trasporti fra Germania e Italia. È stato inoltre appurato che l’autista era arrivato in Veneto proprio mercoledì, per andare a caricare merce da un’azienda collocata all’Interporto di Verona, così come, in effetti, è accaduto nel primo pomeriggio, quindi dopo e malgrado la tragedia.
Foto di repertorio- Frame Studio Aperto