Truffa delle banconote false, stanno circolando in questi giorni: potrebbero averti dato il resto con soldi finti | Controlla subito nel portafoglio
Si possono acquistare banconote false anche sulle piattaforme on line che possono essere usate in modo fraudolento
È diventato ormai abbastanza semplice acquistare su Internet banconote false che poi possono essere messe in circolazione e spacciate per vere. Un fenomeno preoccupante e molto pericoloso. La contraffazione si è trasformata in un’attività che chiunque può avviare dal salotto di casa. Grazie a internet, è possibile acquistare tutto l’occorrente, dalla carta olografica alle stampanti, semplificando enormemente il processo. I nuovi falsari sfruttano piattaforme come Telegram per promuovere e vendere banconote contraffatte.
Attraverso gruppi dedicati, pubblicizzano la qualità dei loro prodotti, garantendo che superano i test di autenticità più comuni, come quelli della luce UV o della penna rilevatrice. Con una breve conversazione in chat, i potenziali acquirenti possono ricevere listini prezzi e dettagli sulle modalità di pagamento, che spaziano dalle criptovalute a Paypal. Gli ordini minimi sono generalmente di 250 euro, con una resa di banconote false che può raggiungere cifre molto più alte, rendendo questo mercato clandestino estremamente redditizio.
I clienti che acquistano banconote false sono spesso persone in difficoltà economica, incapaci di far fronte alle spese quotidiane. Tuttavia, non mancano coloro che sfruttano il denaro contraffatto per condurre uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità. Secondo la Banca d’Italia, nel 2023 sono state ritirate dalla circolazione oltre 104.000 banconote false, principalmente da 20 e 50 euro. Nonostante il numero sia in calo rispetto agli anni pre-pandemia, la contraffazione resta una minaccia concreta, alimentata dalla facilità con cui le banconote vengono prodotte e distribuite.
I clienti sono semplici lavoratori e lavoratrici che non riescono ad arrivare alla fine del mese, persone che hanno necessità di liquidità per pagare le bollette, le spese per le utenze o i lavori per la riparazione della propria abitazione. C’è anche chi accumula le banconote false, come si faceva una volta, per ‘mettere via’ un gruzzoletto che potrebbe essere utile in caso di imprevisti, relativi alla salute o al lavoro. Certo, c’è anche chi vuole avere a disposizione più soldi in contanti per condurre una vita al di sopra delle proprie possibilità economiche o per togliersi qualche costoso sfizio.
La diffusione delle banconote false: un problema globale
La contraffazione di denaro è un fenomeno globale che crea problemi significativi a diversi livelli, dai grandi crimini organizzati ai piccoli commercianti che subiscono danni economici difficili da recuperare. Le normative sulla produzione e la vendita di contanti finti sono estremamente rigide, eppure il denaro falso continua a circolare, causando preoccupazioni crescenti. Una recente vicenda ha puntato i riflettori su Temu, noto e-commerce cinese, dove sembra possibile acquistare riproduzioni di banconote a scopo cinematografico che, in mani sbagliate, potrebbero essere usate in modo fraudolento.
Secondo alcune segnalazioni, truffatori starebbero utilizzando Temu per acquistare banconote false dall’aspetto realistico. Una ricerca tra i prodotti disponibili sul sito rivela numerose riproduzioni di varie valute, compresi gli euro, catalogate come oggetti di scena. Sebbene la maggior parte dei prodotti sia chiaramente distinguibile dal denaro vero grazie a scritte evidenti e materiali differenti, non mancano riproduzioni più curate che potrebbero essere sfruttate con intenti illeciti. Tuttavia, è importante sottolineare che la responsabilità legale è imputabile ai singoli acquirenti malintenzionati e non alla piattaforma.
L’impatto sulle vittime e il rischio di reato
Anche se molti falsi sono grossolani, ciò non impedisce che possano trarre in inganno, soprattutto in situazioni di fretta o contesti specifici. La Corte di Cassazione italiana ha più volte confermato che il reato si configura anche con falsi evidenti, se l’inganno è sufficiente a farli accettare come veri. È il caso della sentenza n. 8943/2020, in cui l’utilizzo di banconote mal fotocopiate è bastato per una condanna. Questo dimostra l’urgenza di sensibilizzare commercianti e consumatori sull’importanza di controllare il denaro ricevuto.
Per difendersi dalla circolazione di banconote false, è fondamentale prestare attenzione agli elementi distintivi del denaro vero, come materiali, dimensioni e dettagli anticontraffazione. Un rilevatore di banconote false, facilmente reperibile e portatile, può rivelarsi un alleato prezioso per evitare truffe. Inoltre, è essenziale che i commercianti e le piattaforme e-commerce rafforzino i controlli sui prodotti venduti, pur tenendo presente che la vera responsabilità ricade su chi utilizza questi articoli con intenti fraudolenti.