Truffe ai danni dello Stato, arrestati un ex consigliere comunale e un artista a Palermo

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Nelle prime ore di oggi, 2 maggio 2022, la Polizia di Stato di Palermo ha dato corso all’esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un ex consigliere comunale, Giulio Cusumano e di un artista, Alessio Scarlata, in quanto ritenuti gravemente indiziati dei reati di truffe ai danni dello Stato e falsi in atti pubblici. Ad emettere l’ordinanza il GIP presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica.

La complessa attività investigativa, svolta dalla locale Squadra Mobile – Sezione “Anticorruzione”, si è sviluppata successivamente alla denuncia di un funzionario del Comune di Palermo che avrebbe raccontato di aver subito “pressioni ed intimidazioni” da parte dei due per favorire associazioni culturali a loro “amiche” operanti nel mondo teatrale palermitano.

FINANZIAMENTI IRREGOLARI PER EVENTI CULTURALI

L’attività investigativa ha riguardato diverse procedure amministrative finalizzate all’assegnazione di finanziamenti pubblici per la realizzazione di eventi culturali, teatrali e sociali svoltisi nel capoluogo siciliano. In particolare, le indagini hanno evidenziato che nell’ambito della nota manifestazione “Palermo città della cultura 2018”, i due complici, quali gestori di fatto di alcune associazioni culturali ed  organizzatori  occulti di progetti, al fine di ottenere la liquidazione del finanziamento da parte della Fondazione Sant’Elia, avrebbero presentato una mendace rendicontazione contabile, contenente una falsa documentazione fiscale che attesterebbe costi in realtà inesistenti o palesemente gonfiati per l’allestimento delle citate iniziative culturali, utilizzando invece le somme ricevute a titolo di finanziamento per saldare debiti personali o per regalie a parenti ed amici.

Medesime modalità illecite sarebbero state utilizzate da entrambi anche nell’organizzazione di altro progetto svoltosi presso la locale casa circondariale “Pagliarelli”, destinato ai detenuti e alle famiglie degli stessi. Avrebbero predisposto il rendiconto al Comune di Palermo per la liquidazione del finanziamento dell’iniziativa con falsi documenti attestanti costi mai sostenuti.

 A carico dell’ex consigliere comunale, inoltre, sarebbero emerse indebite ingerenze nelle procedure amministrative dello “Sportello Unico attività produttive del Comune di Palermo” (SUAP), aventi ad oggetto l’applicazione di sanzioni amministrative tra cui la decadenza e la revoca nei confronti dei titolari delle licenze comunali dei servizi pubblici di piazza (cocchieri, tassisti e motocarrozzette),   prodigandosi in loro favore.

Per paralizzare l’adozione di tali provvedimenti, l’ex consigliere comunale avrebbe escogitato una vera e propria attività “illecita” consistente nell’esibizione al SUAP, da parte dei titolari delle suddette licenze, di certificazioni mediche attestanti false patologie al fine di garantirsi l’archiviazione dei procedimenti di revoca/decadenza da parte dell’ufficio pubblico.

ALTRE 15 PERSONE INDAGATE

Sarebbe emerso inoltre il coinvolgimento di altre 15 persone, indagate a vario titolo per i medesimi reati, tra cui rappresentanti legali e referenti di associazioni attive nel mondo teatrale e culturale palermitano, nonché i titolari delle citate licenze comunali ed alcuni medici del capoluogo.

Giova precisa che gli odierni destinatari di misura restrittiva sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una eventuale sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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