“Tuppulia”, a Palermo la gelateria 100% naturale
Massimo Indovina e Andrea Manno, i due giovani imprenditori “sognatori” che hanno dato vita al progetto, vogliono scommettere sulla Sicilia e sulle energie dei giovani
“Tuppulia” è il nome di una nuova realtà imprenditoriale tutta palermitana, fondata sulla naturalità del prodotto.
Una gelateria in pieno centro, al civico 38 di via Gaetano Daita, a due passi da via Libertà.
Massimo Indovina e Andrea Manno sono i due giovani imprenditori che hanno puntato le energie in un’idea nuova, credendo profondamente nel loro team di lavoro .
“Le sfide non ci spaventano – affermano – noi ci crediamo e scegliamo di investire in Sicilia e sui ragazzi che hanno il coraggio di restare”.
UN PROGETTO CHE SCOMMETTE SUI GIOVANI E SUL TERRITORIO
Parola d’ordine: naturalità.
L’idea imprenditoriale, da sola, non basta: ecco perché Massimo Indovina e Andrea Manno hanno deciso di privilegiare materie prime selezionate.
“Tuppulia”, inoltre, si fonda sul futuro di sei ragazzi, determinati e appassionati: sognare è lecito, crederci è una missione. “Una nuova realtà, la nostra -raccontano Massimo e Andrea – tutta palermitana”.
Ma anche e soprattutto una sfida coraggiosa che trova radici nella consapevolezza che fare impresa significa prima di ogni cosa creare, valorizzare e rispettare il lavoro di squadra.
Un sogno siciliano ma con un’impostazione in tipico stile americano capace di rivoluzionare la ‘brioscia’, quella vera e col “tuppo”.
La gelateria si propone, non a caso, di disegnare inedite strade del gusto partendo sì dal territorio e dalla tradizione, ma facendo spazio alle idee e all’abilità delle nuove generazioni di pasticceri.
LAVORARE IN SICILIA, UN SOGNO POSSIBILE
Il desiderio di creare solide opportunità e di diffondere la cultura del bello e del buono nella propria città fanno da leva all’ambizioso progetto dei due imprenditori “sognatori”.
La loro idea trova piena espressione nell’ambiente, dinamico e giovane, che caratterizza “Tuppulia”.
“Chi dimostra di avere passione, coraggio, capacità e voglia di imparare – affermano- da un giorno all’altro si ritrova a stringere tra le mani un contratto a tempo indeterminato”.
A oggi, sono già sei le nuove assunzioni sotto i quaranta, ma è già previsto un piano di ampliamento.
“In una terra in cui restare e credere di potercela fare a casa propria – precisano – è un atto di estremo coraggio”:
D’altronde, il loro motto è “se lo puoi sognare, lo puoi fare”.
L’idea di Massimo e Andrea è dunque coraggiosa fin dalla scelta della squadra, lì dove la “follia dell’inesperienza” alimenta la fame di studio e ricerca.
Insieme hanno costruito tutto quello che desideravano fosse “Tuppulia”: studi, corsi, consulenze con grandi chefs e pasticceri e bilanciamento delle ricette, a partire dalla ricerca delle materie prime.
“Tutto per la preparazione di gelati e granite al cento per cento naturali – puntualizzano – quelle difficili da realizzare e far quadrare con i conti”.
LA CULTURA INCROCIA L’ ARTIGIANATO
Le sfide non rappresentano certamente un problema per i due giovani imprenditori, anzi.
Oltre alla scommessa, squisitamente imprenditoriale, ve ne è un’altra, altrettanto interessante.
Ovvero, mettere insieme tradizione del gelato siciliano e cultura intesa come capacità di esaltare la creatività pasticcera.
Gusto, dunque, ma non solo.
Per Massimo e Andrea, in “Tuppulia” il concetto di cultura non è certo sinonimo di nuova invenzione bensì di “reinterpretazione del mondo del lavoro e del food”.
Pochi gusti ricercati nella selezione dei prodotti e un omaggio allo street food siciliano e in particolar modo alla “brioscia”.
“Nei vari vestiti che potrà indossare – spiegano – questo prodotto avrà un ruolo da protagonista: ci saranno le varianti palermitana e messinese, quella salata e la parisienne”.
Ma tutte rigorosamente con il “tuppo”.
Il concetto di artigianato si evince anche negli arredi, in continuità con l’idea che tutto è realizzato a mano ricercando l’unicità nell’imperfezione.
“La gelateria – concludono i due imprenditori – risulta un’esibizione naturale, sia per la valorizzazione della creatività che nell’arte della trasformazione in prodotti unici”.