Turismo, aiuto da superbonus: il Governo si mobilita per salvare il settore
Si tratta di iniziative che prevedono, tra gli altri, credito di imposta, tax credit e sussidi diretti.
Per uno dei settori dell’economia Nazionale più colpiti dalla pandemia, definirla una boccata d’ossigeno è quantomeno riduttivo. “Stiamo predisponendo un decreto che va nella direzione di uno sgravio dell’80%, ma con regole semplicissime, in modo che invece di fare una pigna di carte basta un foglio solo”. Così il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, nel corso di “Estate 2021”. Un evento che inaugura l’apertura della stagione turistica italiana, in corso di svolgimento a Tremezzo, sul Lago di Como.
RISORSE IMPORTANTI
“Le risorse ci sono e sono importanti – ha aggiunto il ministro del Turismo -. Noi abbiamo nel Recovery, e quindi già approvato dall’Europa, un fondo dedicato alla ristrutturazione delle strutture ricettive di ogni tipo che vale 1,8 miliardi e che con l’effetto leva può arrivare a oltre 3 miliardi di euro”. Si tratta di iniziative che prevedono, tra gli altri, credito di imposta, tax credit e sussidi diretti. “Quello che si vuole fare è un decreto che riprende il concetto del 110%, ma lo estende – ha detto ancora Garavaglia – e quindi non solo iniziative che riguardano l’efficientamento energetico, ma anche qualcos’altro.“
COMPRESA ANCHE L’ILLUMINAZIONE
“Per esempio se qualcuno deve rifare gli arredi va bene anche per quello, e poi anche estendere le categorie dell’efficienza energetica, ad esempio comprenderemo anche l’illuminazione. Soprattutto ci si vuole concentrare non solo sull’estensione delle categorie di beneficio per gli operatori – ha concluso -, ma anche e soprattutto sulla semplificazione e quindi su uno strumento molto più snello e facile da utilizzare.
Sarà un bonus 110% con le regole del 65%”.
IL PREZIOSO RITORNO DEGLI STRANIERI
“Fortunatamente – continua il ministro – iniziano a tornare gli stranieri. Questo è un dato fondamentale. L’anno scorso abbiamo perso 27 miliardi senza gli stranieri. Adesso pian pianino stanno tornando. L’altra grande novità è che con il piano di vaccinazione che sta andando molto bene, quest’anno riapriamo, ma non chiudiamo più – ha aggiunto -. Per la montagna, ad esempio, abbiamo già destinato 800 milioni di euro”.