Turiste belghe investite, pirata della strada positivo a test su alcol e droga
Una delle due giovani era incinta, così come rivelato dal fratello
È attualmente in stato di fermo per duplice omicidio stradale il 53enne accusato di aver investito e ucciso due turiste belghe sabato notte alle porte di Roma. Il fatto è accaduto sulla bretella della A24; l’uomo è risultato positivo ad alcol e al narcotest e avrebbe anche dei precedenti penali.
Era fuggito a piedi, lasciando la sua Smart sul ciglio della strada. Le forza dell’ordine lo hanno individuato domenica pomeriggio grazie alle telecamere della zona e interrogato. Rischia anche una denuncia per omissione di soccorso.
Turiste belghe investite a Roma
Da una prima ricostruzione, pare che le due turiste viaggiassero su una Panda presa a noleggio. Sarebbero scese dal mezzo probabilmente per prestare soccorso alle persone a bordo di una vettura coinvolta in un incidente.
Poi sono state travolte dalla Smart. Un impatto fatale: Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, 24 e 26 anni, sono morte sul colpo. Una delle due è stata catapultata sulla corsia opposta.
“Era alla sedicesima settimana di gravidanza”
Sono ore di dolore e profondo cordoglio per chi conosceva le due giovani e non solo. Le due ragazze erano molto amiche. Jessy Dewildeman lavorava come cameriera, Wibe Bijls era una chef in un ristorante a Menen. Aveva una storia difficile: orfana di entrambi i genitori, aveva perso la madre a sette anni fa per un tumore e il padre lo scorso anno in un incidente.
“Era alla sedicesima settimana di gravidanza – ha raccontato il fratello a la Repubblica – Era disposta ad aiutare anche chi non conosceva: dice molto sul carattere di Wibe. Oggi sarebbe dovuta rientrare”.
Foto dai social
Due turiste belghe uccise da un’auto pirata mentre soccorrevano un automobilista