Twitter limita l’account del quotidiano Libero: Vittorio Feltri infuriato

Libero

Dopo Donald Trump, Twitter ha “limitato temporaneamente” l’account del quotidiano italiano Libero. Sul profilo ufficiale appare infatti un’avvertenza: “Attenzione: questo account è temporaneamente limitato“. Poi la spiegazione del social network: “L’avviso qui presente ti viene mostrato poiché l’account in questione ha eseguito delle attività sospette. Vuoi davvero proseguire?”. Ma basta un click su “Sì, mostra profilo” e tutto torna normale. 

Nonostante ciò i tweet del quotidiano non appaiono normalmente nella timeline di chi lo segue, la loro diffusione ridotta, proprio com’era successo con Trump prima della definitiva chiusura del suo account.

QUOTIDIANO LIBERO: ATTIVITA’ SOSPETTE? CONTROLLATE I NOSTRI CINGUETTII…”

“Twitter sta insomma limitando la diffusione dei nostri cinguettii e ci sta impedendo di farne di nuovi. Ancora non ci è chiara la ragione: basta consultare il nostro feed per rendersi conto che, ragionevolmente, non c’è alcun contenuto che vìoli gli standard della comunità (così come riconosciuto da altre testate nazionali che hanno ripreso la vicenda del “ban” che ci ha colpito). Si ricorda che simili limitazioni possono scattare in seguito anche a un numero di segnalazioni del nostro account da parte di singoli individui: in questi casi il blocco – se ingiustificato, come sembra essere in questo caso – è molto limitato nel tempo. Stiamo indagando su quanto accaduto e contiamo di tornare presto a cinguettare”. Si legge sul quotidiano Libero.

LA RISPOSTA DI VITTORIO FELTRI

‘Non me ne frega un caz…” ha detto all’Adnkronos Vittorio Feltri direttore editoriale di ‘Libero’ commentando la segnalazione ”per attività sospette” dell’account di Libero da parte di Twitter. “Noi siamo come Trump, va bene. Io ritengo che Twitter sia guidato da una banda di poveri ignoranti che non capiscono le parole, penso possano avere interpretato male alcuni interventi. Mi fa anche piacere sottolineare la loro ignoranza. Sono cose incredibili! Ma penso anche che twitter abbia tutto il diritto di censurare, è un privato e i privati fanno quello che vogliono. C’è una ignoranza dominante e una stupidità senza freni che comanda. Libero come Trump!”.

Si attendono chiarimenti da Twitter.