La chiamata di un testimone alle 3 e mezza di notte e poi il ritrovamento della polizia in flagrante. Finisce, per il momento, il divertimento di un 17enne che a suo dire per ammazzare la noia distruggeva e danneggiava auto in giro per Palermo. In totale il conteggio finale arriva a circa 200 auto danneggiate e spaccate, le ultime tra le vie Emilia, Croce Rossa, Brigata Verona. Un fatto che cela un problema più grande e che mai si riesce a risolvere in questa meravigliosa ma dannata città.
Agli agenti il ragazzo, infatti, si è giustificato dicendo: “Lo faccio per passare il tempo”. In piena notte, quando un ragazzo di 17 anni dovrebbe normalmente preparare le interrogazioni del giorno dopo e dormire per svegliarsi presto la mattina prima della sonnecchiante campanella delle 8. Invece no. A Palermo, soprattutto in determinati quartieri di questa città, è ordinario che ciò non accada. Tutto questo, in alcuni casi, sotto l’approvazione delle famiglie. E non solo a 17 anni, ma anche molto ma molto prima. Ragazzini utili per i criminali che non si vogliono sporcare le mani con reati di piccola taglia e che portano a futili beghe. Un prezzo da pagare di cui non conoscono il valore.
Nell’ultimo periodo, a prescindere dal recente caso, a Palermo per compiere furti su pezzi di auto e moto vengono spesso assoldati – si questo è il termine corretto- minorenni, che nella mala sorte pagheranno meno giuridicamente l’azione criminale rispetto all’adulto che li assolda o nella buona sorte verranno remunerati con soldi facili. Non tanti, ma appaganti per un minore che non ha mai frequentato il denaro. Banconote con cui si possono comprare droghe, marsupi e capi griffati, più scintillanti delle ore tra i banchi di scuola. Saranno pure belle le grandi opere pubbliche, i Festini e i grandi eventi del centro ma questo è un problema, complesso e inesorabile, mai presso di petto del tutto a Palermo. Considerando che i numeri del fenomeno, già preoccupante, sono distorti.
Una stima reale, infatti, risulta complessa perché molti cittadini palermitani, rassegnati, smettono di denunciare furti o scassi che avvengono ormai con assoluta consuetudine. Atti vandalici di cui sono colpevoli sempre più minori. E qui torna il tema della dispersione scolastica a Palermo e in tutta la Sicilia, che risulta tra le peggiori in Italia. Per la scuola secondaria di II grado, come raccontato da Orizzontescuola.it, nel capoluogo siciliano si arriva a una dispersione scolastica del 12%. Più di uno studente su 10 tra i 14 e i 19 anni. Numeri preoccupanti per cui si dovrebbe agire perché il divertimento può diventare un destino segnato a vita e una sconfitta per questa città.
Fonte foto: Youtube, I fiori del nulla- I ragazzi del Malaspina