“Non volevo ucciderlo, mi sono solo difeso”. Questa la versione di Rosario Vitale, l’uomo che ha ucciso a colpi di pistola il fratello Davide davanti la sua abitazione a San Gregorio di Catania. Quattro colpi di pistola che non gli hanno lasciato scampo, raggiungendolo al torace e alla testa.
Rosario, arrestato per omicidio aggravato, ha raccontato ai militari di avere paura del fratello, pregiudicato e tossicodipendente, che qualche giorno prima lo aveva minacciato di morte. Stando a quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, il 44enne si sarebbe presentato sotto casa del fratello armato di coltello. Da lì una lite furibonda culminata con la sparatoria in strada e l’uccisione di Davide Vitale.
Tra i fratelli (entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di droga) i rapporti, già da tempo, sarebbero stati difficili. Sei anni fa, il 44enne avrebbe ferito a coltellate alle braccia il nipote proprio mentre cercava di difendere il padre. Il giovane, oggi ventenne, ha assistito all’omicidio che sarebbe avvenuto al culmine di una lite tra i due fratelli.
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