Uccide la madre con oltre 30 coltellate a Messina, 26enne non risponde al giudice
Non ha risposto al giudice Giosuè Fogliani, il ragazzo di 26 anni che martedì mattina ha ucciso la madre 62enne con circa trenta coltellate nell’abitazione di famiglia in via Cesare Battisti a Messina. Il giovane è apparso in stato confusionale non riuscendo nemmeno a dare le proprie generalità, non ricordando nulla di quanto accaduto
Martedì sera invece aveva parlato, rispondendo a tutte le domande del pubblico ministero titolare del caso confessando di aver ucciso la madre col coltello di tipo militare. Sul corpo della donna, Caterina Pappalardo, è stata disposta l’autopsia affidata alla professoressa Elvira Ventura Spagnolo.
Da una prima ricostruzione la donna potrebbe essere stata prima stordita con uno spray urticante, poi uccisa da un fendente fatale e infine martirizzata dal ragazzo, che si è accanito sulla madre anche dopo che lei era a terra senza vita. La difesa, invece, è lavoro per richiedere in tempi brevi una perizia psichiatrica su Giosuè.
Una richiesta di soldi rifiutata dalla madre
Dietro l’omicidio ci sarebbe una richiesta di soldi del giovane alla madre la quale però non aveva intenzione di esaudire. Da qui sarebbe nata la lite che ha portato l’uomo a uccidere la mamma in maniera cruente. Gli investigatori avrebbero accertato che nel 2023 Giosué Fogliani si era sottoposto a un aso, misura sanitaria intermedia, lontana dal tso, che non prevede, cioè, un ricovero obbligatorio in ospedale, ma che consiste in una visita a chi ha problemi psichici gravi e non accetta di sottoporsi volontariamente all’esame.
Il ventiseienne, a quanto pare, non lavorava. Era la madre che viveva con la pensione di reversibilità del marito ad occuparsi di lui e ultimamente stava aiutando l’altra figlia a preparare il matrimonio.