Uccisa dal compagno a Pantelleria, la figlia: “Le diceva che entro fine anno l’avrebbe bruciata viva”
L’agghiacciante racconto della figlia di Anna Elisa Fontana
“Questi episodi già accadevano da tempo”. Così esordisce Cristina, la figlia 31enne di Anna Elisa Fontana, morta dopo due giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo. A darle fuoco, a Pantelleria, il compagno Onofrio Bronzolino, operaio edile palermitano di 52 anni, ricoverato in seguito alle ferite riportate per il ritorno di fiamma.
Nell’intervista esclusiva rilasciata a “Pomeriggio Cinque”, la ragazza, accanto al padre, ha delineato i contorni di quanto accaduto venerdì sera. “Mia madre si trovava al bar col suo compagno e avevano litigato per gelosia perché pare che un collega di lavoro le avesse offerto un caffè, poi una volta tornati a casa è successo tutto. Noi non eravamo al corrente di questo, altrimenti l’avremmo aiutata”, ha detto.
Uccisa dal compagno a Pantelleria, il racconto della figlia di Anna Elisa Fontana
“Lui aveva già premeditato tutto – prosegue la giovane -. Aveva già la benzina con sé, aveva chiuso le porte di casa per non farla scappare”. Anna Elisa Fontana avrebbe cercato di salvarsi: “Lei ha provato a lottare, ad uscire di casa per cercare aiuto ma lui aveva già chiuso tutto. Si è chiusa in bagno e si è messa nella doccia per spegnere le fiamme, però non è riuscita perché lui aveva rotto la porta e ha continuato a versare benzina su di lei. Ha avuto un’ustione del 90%, era gravissima la nostra mamma”.
Cristina spiega anche che l’uomo avrebbe impedito i rapporti tra la donna e i figli, facendole attorno terra bruciata: “Lui le ha sempre imposto di non parlare con noi. Ci ha ucciso due volte, la prima quando ha portato via nostra madre, che ci ha abbandonate per lui, e la seconda volta è oggi”. La ragazza spiega anche di avere un fratello più piccolo, affetto da gravi problemi di salute: “Aveva bisogno della sua mamma, ma lui non l’ha mai mandata con il figlio a fare la chemioterapia”.
A vivere con la madre era rimasta solo la figlia 19enne, Giada: “Lei non l’ha mai lasciata, anche quando lui non voleva che vivesse con loro. Infatti più volte l’aveva buttata fuori casa ed era andata a vivere da nostro padre. Giada ha capito che mia madre con lui stava male, anche a lavoro ne parlava dicendo che non ce la faceva più. Però aveva paura perché lui aveva minacciato anche mia sorella dicendo: ‘Entro fine anno vi brucerò vive’. E l’ha fatto, menomale che quel giorno mia sorella non era in casa”.
Foto frame da Pomeriggio Cinque
Bruciata viva dal compagno, lui lascia l’ospedale: il grido dei familiari di Anna Elisa – VIDEO