Ucciso all’Albergheria trentasei anni fa, Palermo ricorda il carabiniere Rosario Pietro Giaccone

Tre killer uccisero Giaccone in via Giovanni Verga. Le indagini documentarono la responsabilità della locale famiglia mafiosa che volle così vendicare la morte, avvenuta sei anni prima, di un rapinatore

ucciso

Cade oggi il 36° anniversario dell’eccidio del Carabiniere Ausiliario in congedo Rosario Pietro Giaccone, Medaglia d’Oro al Merito Civile. Ucciso da tre killer all’Albergheria per vendetta, è stato ricordato stamani con una cerimonia presso il cimitero di Monreale. Intervenuti il Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale, Tenente Colonnello Giulio Modesti, il Sindaco di Monreale Dottor Alberto Arcidiacono e altre autorità civili e militari, insieme ai familiari del caduto.

Ucciso per vendetta all’Albergheria 

Rosario Pietro Giaccone, arruolatosi nell’Arma come Carabiniere Ausiliario, tra il settembre 1979 e il settembre 1980 ha prestato servizio presso la Stazione di Palermo Falde. Il 17 giugno del 1980, mentre era impegnato in un’attività di servizio all’interno del mercato ortofrutticolo di Palermo, insieme ad un sottufficiale, sventò una rapina. Nella circostanza esplose con la sua pistola di ordinanza alcuni colpi che ferirono mortalmente uno dei rapinatori.

Alle ore 10.00 circa del 17 novembre 1986, a Palermo, in via Giovanni Verga, mentre si trovava alla guida della sua auto, il carabiniere venne avvicinato da tre killer. Questi esplosero al suo indirizzo diversi colpi d’arma da fuoco.

Le attività investigative conseguentemente condotte hanno consentito di documentare la responsabilità della locale famiglia mafiosa in ordine all’omicidio, eseguito a distanza di anni per vendicare la morte di quel rapinatore.

Il 13 aprile 2006 Giaccone è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” con la seguente motivazione: “Giovane Carabiniere in congedo, veniva barbaramente crivellato da colpi d’arma da fuoco in un vile agguato, riconducibile ad una vendetta perpetrata nei suoi confronti da una famiglia mafiosa. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio”.

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