Ucciso il pm chiamato “Falcone dell’America Latina”: era in luna di miele

L’agguato al pm antimafia è avvenuto a Baru, a sud della città colombiana di Cartagena. Si occupava delle infiltrazione della ‘ndrangheta. Era in spiaggia con la moglie

Marcelo Pecci, un procuratore del Paraguay, America Latina specializzato contro la criminalità organizzata e il narcotraffico,  È stato assassinato ieri in un’isola della Colombia mentre era in viaggio di nozze. I carabinieri che indagano sugli affari internazionali della ‘ndrangheta” calabrese e seguono nell’ombra le grandi rotte del narcotraffico, avevano dato un particolare soprannome a questo coraggioso procuratore: lo chiamavano “il Falcone dell’America Latina”. Infatti in tutte le sue ultime interviste aveva parlato di  un piano preciso, e lo aveva spiegato con chiarezza: «Impedire che le famiglie criminali italiane riescano a radicare i loro affari anche qui in Paraguay. Con l’aiuto degli investigatori italiani, infatti, faremo di tutto per impedirglielo: conosciamo il loro metodo, la loro capacità di infiltrarsi nell’economia locale e anche negli apparati della pubblica amministrazione. Cercheremo di stroncare i loro legami e tutti i loro affari principali».

PECCI UCCISO IN UN AGGUATO, COME FALCONE

E il destino ha voluto che Pecci facesse la stessa fine di Giovanni Falcone. E’ stato ucciso in un agguato, raggiunto da due sicari che lo hanno sorpreso in spiaggia, nell’ultimo giorno di luna di miele con la moglie in dolce attesa. Sono arrivati sulla riva con una moto d’acqua, magliette scure, panama sulla testa e pistole con il silenziatore. Sono andati a colpo sicuro, e con due colpi hanno portato a termine la missione. Poi sono fuggiti in un attimo, anche perché il super procuratore non aveva la scorta. La moglie del procuratore non è stata ferita. Claudia Aguilera è una giornalista d’inchiesta.

Si erano sposati il 30 aprile e avevano deciso di trascorrere qualche giorno di relax in Colombia, sull’isola di Barú, 45 minuti di navigazione da Cartagena de Las Indias. Ieri sarebbero tornati ad Asunción dove lui aveva da completare una indagine che giusto ieri ha portato all’arresto di un assassino e lei, Claudia Aguilera, sarebbe tornata al lavoro di sempre.

SUI DUE KILLER UNA TAGLIA

Per ora, i due assassini l’hanno fatta franca ma la polizia colombiana ha subito divulgato le immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza e chiesto la collaborazione dei cittadini. Inoltre  ha posto una taglia e promesso 460 mila euro a chi darà il contributo più importante per la cattura dei due killer. L’inchiesta è nelle mani di un team speciale costituito appositamente e la Direzione Centrale della Polizia Criminale italiana segue il lavoro e contribuisce.

LA SFIDA ANTIMAFIA NELL’AMERICA LATINA

Marcelo Pecci, nato in Paraguay ma di chiarissima origine italiana, avrebbe compiuto 46 anni il 1° settembre. Seguiva di persona le indagini più scottanti sugli affari delle ‘ndrine calabresi, e sapeva tutto del business criminale che collega il Sud america all’Italia. «I membri di questa organizzazione sono persone con preparazione accademica – raccontava -. Le attività utilizzate per riciclare il denaro sono le più varie: dai ristoranti costosi agli hotel. Gestiscono una rete molto ampia e hanno un sistema di comunicazione ben studiato. In Paraguay la ‘ndrangheta ha sufficiente autonomia economica, ma per i loro affari i clan sono disposti a ogni tipo di alleanza. La versatilità di questa organizzazione non va trascurata. Anche qui la mafia calabrese – diceva Pecci sta tentando di entrare nei meccanismi della pubblica amministrazione per fare affari con lo Stato».

Il pm assassinato aveva avviato e concluso indagini di grande rilievo. Perché il Paraguay è diventato da alcuni anni il centro di smistamento dei carichi di droga da spedire verso l’Europa. Il “Falcone dell’America Latina” aveva messo il naso sugli intrecci fra i clan i clan,  con un giro d’affari che vale 300 miliardi l’anno. E negli ultimi mesi aveva chiuso la più grande inchiesta contro il narcotraffico. (Foto Instagram Claudia Aguileira)