Ucraina, la provocazione dell’ex presidente russo: “Chi ha detto che tra due anni esisterà ancora?”
Il commento sul possibile accordo dell’Ucraina con gli Usa per assicurarsi forniture di Gas naturale liquefatto (Gnl)
”Solo una domanda: chi ha detto che l’Ucraina tra due anni esisterà ancora sulla mappa del mondo?”. Così su Telegram ha dichiarato stamani l’ex presidente russo Dmitri Medvedev. Una domanda chiaramente provocatoria e con un riferimento ben preciso.
Il commento del vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo fa infatti riferimento al possibile accordo dell’Ucraina con gli Usa per assicurarsi forniture di Gas naturale liquefatto (Gnl). Forniture che Kiev ripagherebbe, appunto, in due anni.
Ucraina, prosegue l’assedio di Severodonetsk
Intanto, le forze russe sono all’interno e intorno all’impianto chimico Azot di Severodonetsk. I combattenti ucraini si trovano nei sotterranei, stando a quanto scrive su Twitter l’intelligence delle Ministero della Difesa britannico. Rifugiati nei bunker della fabbrica anche centinaia di civili. “Dopo oltre un mese di pesanti combattimenti, le forze russe controllano ora la maggior parte di Severodonetsk – si legge-. Le tattiche di guerra urbana della Russia, che si basano sull’uso massiccio dell’artiglieria, hanno generato ingenti danni collaterali in tutta la città”.
Si è intanto aperto il corridoio umanitario stabilito dalle forze russe e dai separatisti dell’Est ucraino per evacuare i civili asserragliati nell’impianto chimico. Ad annunciarlo è Andrei Marochko, rappresentante ufficiale delle milizie dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Mosca ha assicurato l’uscita dei civili verso il territorio di Lungansk, controllato dai separatisti filorussi e ha dato alle truppe ucraine nei sotterranei la possibilità di arrendersi.
L’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore ucraino afferma che i soldati ucraini stanno respingendo con successo i tentativi di attacco del nemico a Severodonetsk e Toshkivka. “Nella direzione di Severodonetsk, il nemico ha sparato contro le nostre postazioni con mortai, artiglieria e lanciarazzi multipli. Ha sparato contro le infrastrutture civili negli insediamenti di Severodonetsk, Lysychansk, Toshkivka, Ustynivka, Borivske e Metelkino”. Un aereo dell’esercito nemico sarebbe inoltre stato colpito vicino a Belaya Gora.
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