Dall’Ucraina a Palermo, bambina disabile bloccata nel rientro: l’appello della madre al sindaco Orlando

L’accorato appello al sindaco: “Da qui non riesco nemmeno a chiamare l’ambasciata italiana. Spero che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sensibile alle tematiche umanitarie possa darci una mano”

ucraina

E’ un disperato appello quello di Elena Pastux, madre in viaggio dall’Ucraina insieme alle due figlie. La donna, che vive ormai da anni a Palermo, è rimasta infatti bloccata a Kiev a causa dell’invasione russa. Con lei la figlia Elisa, 8 anni, e la più grande di 23.

Il viaggio di rientro in Italia è tutt’altro che facile e la piccola Elisa è affetta da una grave disabilità. Madre e figlie sono riuscite a raggiungere la frontiera con la Polonia grazie all’aiuto offerto da un uomo tedesco e sua moglie. Un viaggio in auto lungo 18 ore le ha condotte a circa 100 Km dalla Polonia. Tuttavia, secondo la polizia, a causa della lunga colonna di vetture in fuga dall’Ucraina, saranno necessari altri tre giorni prima di poter superare il confine.

“Siamo arrivati intorno alle 3 della scorsa notte – racconta Elena – dopo 18 ore di viaggio in auto. Sono molto preoccupata”. Madre e figlie hanno sostato in un ospedale, dove hanno trovato riparo per dormire a mangiare. Tuttavia, la situazione è estremamente critica. Elisa soffre infatti di numerose intolleranze alimentari e la madre non ha con sé cibo sufficiente per continuare a sfamarla.

“Non so come fare a rientrare in Italia. Mia figlia necessita di cibi particolari per una grave patologia intestinale. Da qui non riesco nemmeno a chiamare l’ambasciata italiana. Spero che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sensibile alle tematiche umanitarie possa darci una mano”. L’appello di Elena Pastux è disperato. Ad esso si unisce quello dei compagni di Elisa e della dirigente scolastica della scuola Perez affinché la piccola possa far presto ritorno in città.

CONTINUA A LEGGERE