Dall’Ucraina a Palermo, Sasha è salvo: è tornato dalla sua famiglia
Sasha è atterrato a Palermo lunedì sera e ha potuto riabbracciare la sua famiglia siciliana che lo ha preso in affido diversi anni fa
Lunedì sera è atterrato a Palermo il giovane Sasha, il ragazzo ucraino che non riusciva a tornare in Italia a causa della guerra in Ucraina. Un viaggio lungo e difficile considerando la disabilità del giovane che era rimasto bloccato a Dnipro. Grazie alla disponibilità della famiglia affidataria, Campione, che per tanti anni lo ha ospitato, è stato possibile seguire passo passo la sua fuga dall’Ucraina per mettersi in salvo, intercettando gli aiuti possibili per favorire la sua protezione.La storia di Sasha è nata due settimane fa dalla trasmissione “Storie italiane”, su Rai Uno che ha dato voce alla famiglia palermitana Campione, rappresentata in collegamento da Fiorella, la sorella di Sasha.un legame stabilito non dal sangue ma dall’amore. Nato in Ucraina e cresciuto, senza i genitori, in un internato, il piccolo Sasha arrivò infatti a Palermo quando aveva solo cinque anni. Grazie ad un’iniziativa del Comune del capoluogo, la famiglia Campione lo prese in affido nel 2002.
“Mio fratello Sasha è salvo — scrive su Facebook sua sorella Fiorella -. L’ha riportato a casa una macchina targata SOLIDARIETÀ. Alla guida una donna che io e la mia famiglia non dimenticheremo mai: Victoria Burbelo. La persona che da una città dell’Ucraina, nonostante la sua stessa vita e quella dei suoi figli fossero in pericolo, ha reso possibile tutto questo. Non ci eravamo mai conosciute prima, eppure ha salvato la vita di mio fratello come se fosse anche il suo. A bordo, con lei, il mio amico Dario Cascio, Irina, Larisa, Lidia, Chiara, Margherita, Stefania, Vasilica , Ionut, Loredana e tanti altri. Tutti quelli che, anche solo con un pensiero d’amore per Sasha, hanno contribuito a rendere possibile quest’abbraccio. Siamo felici, certo…ma stasera non festeggeremo. Stringiamo Sasha e con lui tutta l’Ucraina afflitta da questa stupida, inutile guerra. Omnia vincit amor “.