Dopo innumerevoli visite alla camera ardente allestita a Palazzo delle Aquile, si è tenuto stamattina l’ultimo saluto a Letizia Battaglia. Tanta commozione e tanti ricordi nel rendere omaggio alla fotoreporter, spentasi a Palermo all’età di 87 anni, dopo una vita all’insegna dell’amore per la sua terra e l’aiuto ai più deboli.
Dopo il saluto laico, la salma viaggerà alla volta di Cosenza, dove sarà cremata. Così la donna aveva deciso, chiedendo che le sue ceneri fossero poi disperse in mare.
“Ha sofferto tantissimo e questa è la sua rinascita, la sua Pasqua, la sua resurrezione, vedervi quasi tutti con qualcosa di lei nel cuore”. Così dice la figlia Shobba, fotografa come la madre. “Oggi la riconsegno al mondo, perché ora è in tutti voi”. La donna condivide anche un ultimo ricordo della fotografa, che le chiese di immortalare in alcuni scatti il suo corpo ormai invecchiato e infermo. “Mi ha detto: “Shobba fotografami, un’ultima fotografia”. Ho detto: “Mamma non voglio, voglio ricordarti col tuo caschetto, i tuoi occhi brillanti. E lei mi ha detto: “No, dobbiamo raccontare la verità e questa è la verità. Io sono felice di essere così, vivere ancora, respirare e averti accanto. Questa era Letizia“.
Colmo di emozione anche l’intervento del sindaco Leoluca Orlando. “Letizia Battaglia ci ha lasciato. Tante lacrime e un grande dolore – afferma – Proprio così, capace di fare emergere pezzi di umanità tra sofferenze e violenze disumane. Una grande voglia di rendere visibile l’invisibile nella sua vita, con i suoi scatti , nella sua attività politica. La innocenza, la malvagità , la vita, la morte. Un amore senza regole e senza limiti per gli ultimi, per gli emarginati. Ha condiviso sempre il primato dei diritti anche oltre e contro la legge. Una donna, una artista, una politica “oltre” , sempre “oltre” i luoghi comuni e i perbenismi ipocriti. Una donna leggera e scomoda come è di chi ha valori forti. Tanti ricordi, tante lacrime”.
Il sindaco ha poi letto la poesia “A coloro che verranno” di Bertolt Brecht.