ULTIMORA – Al Consiglio europeo raggiunto l’accordo sull’energia

Un accordo che si è potuto raggiungere abbattendo la resistenza di Germania, Olanda, Austria e Ungheria, che frenavano sull’applicazione del “price cap”

Con un tweet nella notte il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato: “Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sull’energia. È prevalsa l’unità e la solidarietà. Si è concordato di lavorare su misure per contenere i prezzi dell’energia per le famiglie e le imprese”. Poi, in conferenza stampa, ha spiegato: «Abbiamo concordato nella “mobilitazione di tutti gli strumenti, nazionali e comunitari per affrontare la crisi dell’energia. Occorre determinazione per lavorare assieme e proteggere il mercato interno». Il premier italiano Mario Draghi, nella su l’ultima partecipazione al Consiglio Europeo, ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta a notte fonda. «È andata bene», ha detto, spiegando nella conclusione raggiunta dal vertice europeo sono state accolte le proposte italiane.

Un risultato che si è potuto raggiungere dopo quasi dodici ore di negoziati,  abbattendo la resistenza di Germania, Olanda, Austria e Ungheria, che frenavano sull’applicazione del “price cap”. Non si conoscono ancora i dettagli dell’accordo, ma si è appreso che sono previsti acquisti comuni, limitazione dei prezzi, e la distribuzione di 40 miliardi di euro a famiglie ed a piccole e medie imprese.   Comunque è prevista “la mobilitazione di rilevanti strumenti a livello nazionale e Ue” con l’obiettivo di “preservare la competitività globale dell’Europa per mantenere il level playing field e l’integrità del mercato unico”.

Ci sarà un meccanismo di garanzia

L’accordo raggiunto piace anche ad  Emmanuel Macron, che nelle rivendicazioni è stato a fianco dell’Italia. Il presidente francese ha detto: «Sulla solidarietà finanziaria c’è un mandato molto preciso che consentirà alla Commissione europea di farci nelle prossime settimane proposte per avere un meccanismo di garanzia come avevamo fatto con il Sure durante la pandemia, oppure per poter utilizzare i prestiti ancora disponibili oggi nel quadro del RePowerEu, dando un po’ di flessibilità».