Riesumato il corpo di una donna a un anno dal decesso, la madre: “Non è morta per un malore”
L’autopsia deve accertare se la donna è morta per un malore oppure, come sostiene la madre, in conseguenza dei maltrattamenti subiti dal marito
Una giovane donna è deceduta un anno fa a Borgetto, provincia di Palermo. Si chiamava Stefania Ferrante ed aveva 40 anni. A distanza di un anno la mamma della defunta ha presentato una denuncia ai carabinieri, sostenendo che la figlia sarebbe morta a causa dei maltrattamenti subiti dal marito. I militari dell’arma della compagnia di Partinico si sono subito messi in moto, sentendo amici, parenti e vicini di casa della coppia. Al momento ci sono solo sospetti, ma sono bastati per consentire l’apertura di un’indagine da parte della Procura di Palermo e iscrivere nel registro degli indagati il marito, sia pure per atto dovuto. Ordinata anche la riesumazione del cadavere della donna per eseguire l’autopsia. Si vogliono accertare le cause del decesso, ossia se è morta per un malore o, come sostiene la madre, in conseguenza dei maltrattamenti subiti a partire dal 2018.
La verità della morte della donna è tutta da accertare
C’è da aggiungere, comunque, che ci sono persone che hanno smentito la versione della mamma di Stefania ed avrebbero riferito che non è mai accaduto alcunché di quanto ricostruito dalla donna. Anche il marito ovviamente contesta le affermazioni della suocera. È difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino, che ha fornito un’altra versione del decesso avvenuto l’anno scorso, sostenendo che la donna è morta a causa di un ictus, come certificato dal medico. Ha sostenuto inoltre che i conflitti tra la madre della donna morta e il genero sono cosa risaputa.
Il cadavere della 40enne dopo essere stato riesumato, è stato trasportato all’istituto di medicina legale di Palermo e nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia.