Un anno dopo la strage di Ravanusa, parenti delle vittime: “Accelerare l’inchiesta”
Secondo quanto reso noto dalla Procura di Agrigento, l’esplosione fu provocata da una “camera di gas innescata da una scintilla casuale”
L’11 dicembre del 2021, un’esplosione seguita ad una fuga di gas a Ravanusa (AG) fece dieci vittime, fra cui una donna che avrebbe dovuto partorire pochi giorni dopo.
Strage di Ravanusa, la causa dell’esplosione
Secondo quanto reso noto dalla Procura di Agrigento, l’esplosione fu provocata da una “camera di gas innescata da una scintilla casuale”, dovuta alla rottura di una saldatura o di un pezzo della condotta.
Il procuratore Salvatore Vella, nei prossimi giorni chiuderà l’inchiesta e farà notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Dieci gli avvisi di garanzia per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, a dirigenti e tecnici della società Italgas, che sono stati notificati un anno fa.
“Accelerare l’inchiesta”
“La tragedia c’è stata, ma non so perché. Se si poteva evitare lo deve dire chi sta ancora controllando carte e perizie. La Procura non si tira indietro, anzi. Ma al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedo di dare un’accelerata. Da padre di famiglia, presidente, faccia in modo che si arrivi a capo di tutto. Dopo un anno è inutile che ancora aspettiamo di capire”. Così ha detto Luigi Pagliarello, padre di Selene, la 30enne morta, insieme al bambino che portava in grembo, nella strage di via Trilussa.
Esplosione di Ravanusa, all’origine forse una saldatura ceduta nella rete del gas