Un anno fa la morte di Noemi Ocello: a Ballarò una pietra in sua memoria
La commemorazione si terrà domenica alle ore 15 nel quartiere del capoluogo
Si svolgerà domenica 5 dicembre alle ore 15,00, in piazzetta Brunaccini, a Ballarò, la commemorazione del primo anniversario della morte della 32enne Noemi Ocello, avvenuta lo scorso 5 dicembre 2020 per droga.
Alla cerimonia parteciperanno il sindaco, rappresentanti istituzionali, esponenti della società civile, rappresentanti di associazioni culturali ed amiche ed amici di Noemi. Nell’occasione sarà lanciata l’iniziativa, promossa dal sindaco, della posa in opera di una pietra in ricordo di Noemi e di tutte le vittime dell’emarginazione e dell’esclusione sociale.
“La storia di Noemi – sottolinea il sindaco – riguarda tutti noi, è come un pugno inferto allo stomaco della città, deve risvegliare le coscienze. A un anno di distanza dalla sua morte ricordiamo Noemi Ocello e lo facciamo con la posa di una pietra in sua memoria in piazza Brunaccini, per ricordare la sofferenza di tanti giovani vittime di indifferenza e selvaggia speculazione criminale.
La memoria ci interroga, stimola riflessioni e dubbi. La storia di Noemi riguarda tutti noi, è come un pugno inferto allo stomaco della città, deve risvegliare le coscienze. Istituzioni e cittadini tutti abbiamo il dovere di liberare dalla paura le città e per farlo è necessario rendere visibili gli invisibili come Noemi Ocello. Una giovane vita che ha cercato una seconda opportunità, un nuovo inizio, spezzando le catene della droga e dell’emarginazione. Spetta a noi non dimenticare Noemi e coltivare ogni giorno il rispetto dei diritti che vale per tutti. Credo sia questo il senso profondo della pietra in sua memoria: lasciare una traccia indelebile contro ogni indifferenza che sia monito per le istituzioni e per la società civile in sostegno dei soggetti più fragili“.
Un libro che racconta la storia di Noemi
La storia di Noemi è diventata anche tema di un libro, “Noemi Crack Bang- La banalità del male” scritto da Victor Matteucci e Gilda Sciortino con la prefazione di Leoluca Orlando. Gli autori, attraverso la formula dell’inchiesta, raccontano il dolore e la solitudine della giovane, morta presumibilmente per overdose nel dicembre del 2020.
Trecento-novantadue pagine e cinquantacinque interviste a rappresentanti istituzionali, procuratori, medici, psichiatri, insegnanti e diretti protagonisti.
Colloqui complessivi di circa novanta ore, con una ricca e inedita documentazione cartacea e audio.
Un racconto supportato da diverse testimonianze inedite e da un’incredibile mole di documenti originali.
Quelli che la stessa Noemi ha lasciato nelle sue comunicazioni telefoniche della durata di ore.
Proprio grazie a tali testimonianze, è stato possibile comprendere il mondo della giovane, i disagi e le angosce della sua breve vita. Una delle chiavi di lettura della storia della trentaduenne è rappresentata dal ruolo controverso delle donne e dalla continua mancanza di empatia nei suoi confronti da parte delle istituzioni.